L’ex calciatore tra le altre di Monaco e Lazio si è messo in luce contro il Sassuolo grazie ad una prestazione di corsa e sacrificio
Keita Baldé, dopo aver finto la Coppa d’Africa con il Senegal il 6 febbraio scorso, non ha trascorso un periodo particolarmente felice. Poco impiegato da Walter Mazzarri, il classe 1995 – prima del fischio d’inizio di Cagliari-Sassuolo – aveva giocato la sua ultima partita da titolare il 12 dicembre 2021 (a San Siro contro l’Inter).
CORSA E SACRIFICIO. Schierato dal primo minuto contro i neroverdi nel ruolo di prima punta, chiamato a far salire la squadra, l’ex Samp si è messo in luce procurandosi parecchi calci di punizione utili per far prendere fiato ai rossoblù. Anche se è stato poco preciso sotto porta, Keita nel complesso si è reso protagonista di una partita di corsa e sacrificio. Un lavoro sporco, insomma, rivelatosi decisivo nell’economia della partita.
ARMA IN PIÙ. La punta senegalese, che ha collezionato 21 presenze segnando appena 3 gol nel campionato in corso, è chiamato al definitivo salto di qualità e la prestazione di ieri potrebbe galvanizzarlo. Walter Mazzarri sa bene che per ottenere la salvezza ha bisogno anche delle giocate dell’attaccante cresciuto nel Barcellona. Pertanto, dopo la prova convincente messa in scena contro il Sassuolo, per Keita non è da escludere un’altra gara da titolare nell’undici che domenica prossima scenderà in campo a Marassi contro il Genoa in una partita fondamentale per il rush finale. Per il Cagliari un’arma in più con caratteristiche diverse rispetto a Pereiro e Pavoletti ma comunque valida per far coppia con l’irremovibile João Pedro.
