L’uruguaiano è incontenibile e adesso per Mazzarri aumentano i piacevoli dubbi nel reparto avanzato
L’uomo del momento è Gaston Pereiro. Il fantasista rossoblù si è guadagnato la titolarità e adesso sarà dura per il tecnico escluderlo dall’undici di partenza. L’uruguaiano però “è di difficile collocazione tattica”, come sottolineava di recente il ds Capozucca in un’intervista.
Pereiro non si è mai integrato negli schemi tattici di tutti gli allenatori che si sono succeduti dal suo arrivo, ma è indubbio che se lasciato giocare può determinare i risultati della squadra. Lo abbiamo visto trequartista, esterno di centrocampo in una linea a quattro, seconda punta, prima punta, ala. Insomma, un’evoluzione che per certi versi ricorda quella di Joao Pedro, anche lui di difficile collocazione finché non si è trovato il modo per lasciargli licenza di uccidere.
Ora con il rientro di Keita, l’imprescindibilità del capitano e la vena realizzativa ritrovata di Pavoletti le scelte in attacco si fanno complicate.
Nel Muro di oggi vi chiediamo: come si può integrare Pereiro nei piani tattici di Mazzarri?