L’attaccante Alberto Cerri, di proprietà del Cagliari ma in prestito al Como, non le manda a dire: in rossoblù non si è mai sentito davvero preso in considerazione
FIDUCIA. Una situazione complicata, quella vissuta da Alberto Cerri nella sua militanza a Cagliari. Molto raramente, gli allenatori di turno hanno puntato su di lui e, nonostante le promesse, ha dovuto fare le valigie per giocare. Ora è in prestito al Como, tra i cadetti, dove l’inizio è stato buono con 4 gol in campionato: “Qui ho ricevuto fiducia, continuità. Questo ha influito a Cagliari. Nella mia carriera, quando mi è stata data la possibilità con costanza, ho dimostrato il mio valore“.
SASSOLINI. “In Sardegna giocavo tre minuti, poi dieci… In quelle condizioni non avrei potuto rendere. Mi hanno detto che sarei stato tra le prime due scelte per l’attacco, ma tra il dire e il fare… Non hanno avuto coerenza con me. Se a Cagliari mi dovessero dire che puntano ancora su di me, non vedo perché dovrei crederci“: parole ricche di significato quelle esposte da Cerri, desideroso evidentemente di levarsi alcuni sassolini dalle scarpe, per il trattamento ricevuto dal club rossoblù proprietario del suo cartellino.
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)