Walter Mazzarri è il nuovo allenatore del Cagliari. Toscano, 59 anni, cerca il riscatto dopo un anno e mezzo dalla fine dell’ultima esperienza in panchina. Un ritorno in rossoblù, dopo la partenza nell’ottobre 1982 come giocatore
SUL CAMPO. Originario di San Vincenzo (Livorno), Walter Mazzarri compirà 60 anni il 1° ottobre. Da calciatore è stato un centrocampista di discrete qualità, uscito dal vivaio della Fiorentina. Nella stagione 1981-82 il debutto da professionista con vari prestiti: prima al Pescara e poi al Cagliari per l’annata seguente. L’allora nemmeno ventunenne Mazzarri esordì in A durante Cagliari-Inter del 26 settembre 1982. Giagnoni lo buttò nella mischia al 75° al posto di Rovellini, quando i nerazzurri avevano già messo in cassaforte lo 0-2 (Altobelli e autorete di Loi). 4 presenze in tutto per lui, ma almeno tutte le altre lo videro partire titolare contro Avellino, Pisa e Genoa. Sempre con la casacca numero 7 sulla schiena. Dopo quell’ottobre 1982 (e una panchina contro il Torino), la nuova partenza per giocare nella Reggiana. Poi il resto della carriera nelle serie inferiori e la chiusura con la Torres nel 1994-95.
IN PANCHINA. Tra il 1996 e il 1999 affianca Renzo Ulivieri sulla panchina di Bologna e Napoli, prima di prendere l’abilitazione per allenare in solitudine. La gavetta inizia ad Acireale, passa per Pistoia e Livorno fino all’affermazione nella Reggina: centra sempre la salvezza in massima serie, portando in seguito la Sampdoria in Coppa UEFA. La parentesi più importante e soddisfacente la vive al Napoli, con un 6°, 3°, 5° e 2° posto più una Coppa Italia vinta. La chance della vita, all’Inter, non è sfavillante e si conclude a novembre 2014. Mantiene il Watford in Premier League, infine si lega al Torino dal gennaio 2018 al febbraio 2020, prima dell’esonero dopo due sconfitte brucianti contro Atalanta (0-7) e Lecce (4-0). Il tecnico toscano, da allora, è rimasto senza squadra.
CARATTERISTICHE. Conosciuto per la parlata pungente e la veracità del linguaggio tipica della sua terra d’origine, Mazzarri utilizza principalmente il 3-5-2 proprio come il suo predecessore Semplici. Nel suo calcio recitano un ruolo fondamentale gli esterni, che cerca dinamici e capaci in entrambe le fasi. Anche il 4-4-2 e il 3-4-2-1 tra i moduli da proporre.