Sono giorni decisivi per il futuro del difensore di proprietà della Juventus, ma prima c’è da capire cosa intende fare il club sardo
IN BILICO. La permanenza in rossoblù di Daniele Rugani è uno dei primi nodi di mercato da sciogliere per il ds Capozucca. Da un lato c’è la volontà del giocatore di proseguire l’avventura con il Cagliari, dall’altro ci sono sei panchine di fila che non sembrano fornire garanzie sul gradimento di Leonardo Semplici. Ecco perché a poco più di un mese dalla scadenza del prestito è già tempo di capire se l’isola può essere o no il posto giusto per il rilancio definitivo del talento azzurro.
CIFRE. Una bozza di piano economico per la permanenza è già pronta, a partire da un prestito con diritto o obbligo di riscatto legato al raggiungimento della salvezza nella stagione 2021/2022. Per quanto riguarda l’ingaggio è ovvio che il Cagliari punterebbe ad abbassare i 3 milioni di euro netti che Rugani percepisce alla Juventus, con la disponibilità del giocatore a venire incontro alle esigenze del club. Infatti, già per il prestito di gennaio il difensore ha rinunciato a una parte di stipendio e in cinque mesi la sua retribuzione è costata alla società sarda “appena” 100mila euro. Possibile quindi, oltre all’indispensabile riduzione dell’ingaggio, una soluzione alla Nainggolan: ovvero con una parte spalmata in bonus da elargire al raggiungimento di determinati obiettivi.
LA JUVE. Ovviamente l’ultima parola spetterà alla Juventus proprietaria del cartellino. La società bianconera sembra disponibile a privarsi di Rugani, ma non sarà certo intenzionata a svendere un giocatore di 26 anni per il quale appena due anni fa arrivavano offerte da 40 milioni di euro. Ecco perché sarà la volontà del difensore a fare la differenza. A condizione di essere al centro del progetto.