L’ex difensore della Roma ha parlato del momento no dei rossoblù, delle sue origini, di Eusebio Di Francesco e di Barella…
Sebino Nela, ex difensore di Genoa e Roma, ha rilasciato una intervista fiume ai microfoni de La Nuova Sardegna.
LE ORIGINI. “Mi sento molto sardo. Ho un caratteraccio, sono un po’ orso, ho preso il meglio o forse il peggio, non lo so, della Sardegna. Papà era di Chiaramonti. Ogni anno andavo in Sardegna per le vacanze. Conosco molto bene la zona del Campidano, Cagliari, Cabras, dove è cresciuta mia madre. Ricordo che papà mi portava negli ovili, mi divertivo tantissimo. Lì ho cominciato a mangiare il formaggio con i vermi e la pecora bollita. Di Cabras ricordo le mangiate di cozze e pesce per la strada. Soprattutto era un paese con donne bellissime. Andavamo spesso anche a Nuraxinieddu, tappa obbligata il bar per bere qualcosa“.
IL MOMENTO DEL CAGLIARI. “Il campionato è strano, soffrono sia la Juventus che l’Inter, squadre molto attrezzate. Il Cagliari spesso ha giocato buone partite ma non è arrivato il risultato. Non è stato molto fortunato ma ha potenzialità importanti, tanti nazionali, non credo ci saranno problemi“.
DIFRA. “Lo considero un ottimo allenatore, sa cosa significa senso di appartenenza. Giulini ha fatto bene a confermarlo, gli auguro grandi risultati. La squadra non è da quella posizione. I calciatori si ricordino che giocano in club che ha fatto la storia, riguardino i filmati degli eroi dello scudetto, sono cose che servono. A Eusebio dico di fare qualche sorriso in più“.
BARELLA. “Sta facendo vedere ottime cose. Non mi piace l’atteggiamento che ha in campo. Quando un compagno sbaglia un passaggio alza le braccia al cielo. Protesta troppo con gli arbitri, forse deve darsi una regolata“.
Foto di: Siamolaroma.it