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ESCLUSIVA – Capozucca: “Cagliari da parte sinistra della classifica”

Abbiamo sentito in esclusiva per voi l’ex direttore sportivo rossoblù sul momento del Cagliari e sul suo legame con il club

Il difficile periodo che sta attraversando la squadra di Di Francesco potrebbe portare a degli scossoni in casa rossoblù. Abbiamo chiesto all’ex direttore sportivo del club sardo, Stefano Capozucca, di spiegarci in che modo si affronta una tempesta di questa portata e quali possono essere le leve da tirare per riportare il Cagliari nei giusti binari. Con lui abbiamo parlato anche del suo legame con l’isola e della sua voglia di ritornare presto in Serie A.

Direttore, dall’alto della sua esperienza che idea si è fatto della crisi rossoblù?
“Innanzitutto bisognerebbe viverla per giudicarla. Perché dal di fuori è sempre difficile giudicare una situazione del genere. Ma è normale che come organico il Cagliari non può essere in quella situazione di classifica. Ha dei giocatori importanti, ha una squadra da parte sinistra della classifica non da bassi fondi. Ha due centravanti importanti per la categoria come Pavoletti e Simeone, c’è Joao Pedro, anche Cerri è un’alternativa importante. A centrocampo Nainggolan e Nandez sono giocatori di alto profilo. Nessuno si aspettava un rendimento del genere, ma le cause non le posso sapere perché il calcio è strano”.

A proposito di Nainggolan, potrà dare lui una marcia in più alla squadra?
“Può dare tanto al Cagliari e a qualunque squadra. Poteva darlo anche all’Inter. Per me è un giocatore straordinario, può fare tutto in mezzo al campo. Bene ha fatto il Cagliari a riportarlo nella sua terra e alla fine sarà determinante per la classifica finale che non potrà essere come quella attuale”.

Lei ha avuto anche Joao Pedro tra i suoi giocatori, ma si sarebbe mai aspettato questo exploit da bomber?
“Quando sono arrivato io era in lista di partenza. Erano appena retrocessi, non aveva fatto bene e l’avevano messo tra i giocatori che dovevano andar via. Poi l’ho visto in allenamento e l’ho subito apprezzato. Non mi stupisce, Joao Pedro è un giocatore che può fare diversi ruoli, è straordinario, ed è un ragazzo di cui sono metaforicamente innamorato perché ho un rapporto con lui ancora oggi ottimo. A Natale mi chiama sempre per farmi gli auguri e ne sono felice, è un uomo straordinario”.

Sono pochi i dirigenti rossoblù ricordati con piacere dai tifosi e lei è uno di quei nomi che, a giudicare dai messaggi che arrivano dai nostri lettori, la piazza ancora rimpiange.
“La città è bella e mi piaceva molto stare a Cagliari. Quello che mi ha colpito e che non mi aspettavo è l’affetto della gente. Ho un genero di Elmas e conoscevo i sardi, ma non pensavo di ricevere così tanto. Queste persone meritano tanto, mi sono sentito voluto bene e ho voluto bene a questa gente”.

La rivedremo presto al lavoro in qualche squadra importante?
“Speriamo perché sono stufo di ascoltare e vedere le partite. Il mio posto non è quello di stare a casa, ma è vicino alla squadra. Mi auguro presto di ritornare perché è la mia vita e ho sempre dedicato la mia vita a questa attività”.

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