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IL DRIBBLING DI… Mario Frongia. Razzismo? Non si può far finta di niente ma neanche accusare genericamente i sardi

Purtroppo va anche detto e scritto che anche dalle nostre parti c’è chi ha problemi con sé stesso, le proprie paure e i propri fallimenti

I sardi non sono razzisti? Vero. E la gran parte, sa cosa significa essere sbeffeggiati in mezzo mondo, da emigranti, per la provenienza, le tradizioni, magari, l’essere poveri. Eppure, specie allo stadio e nell’anonimato, non siamo tutti gigli. Anche dalle nostre parti c’è chi ha problemi con sé stesso, le proprie paure e i propri fallimenti. E crede che l’idea di infangare e avere qualcuno alle spalle, possa dare conforto. E faccia figo fare il verso della scimmia a chi ha il colore della pelle diversa. Chi pensa che la curva rossoblù, ma anche altri settori, sia immune da queste vergognose e ignobili criticità, sbaglia. Intanto, perché Kean viene dopo Matuidi, Boateng e vari altri giocatori di colore insultati tra Sant’Elia e Sardegna Arena. Ovviamente, avversari. Perché dal grande Claudio Nenè passando per M’Boma, Suazo, Jeda e Joao Pedro, i tifosi hanno sempre applaudito e incitato. Qualcuno scrive di provocazioni del calciatore e di “tre, quattro scemi”. La prima: i calciatori bianchi, gialli o a pois giocano e capita che provochino e siano irrispettosi. Tutti, nessuno escluso.

SOLO AI NERI SI FA IL VERSO DELLA SCIMMIA. Che significa anche un passato, e spicchi di presente, con catene, schiavitù, vessazioni, violenze, discriminazione e persino morte. Se poi sono davvero un paio, è ancora più facile trovarli e prendere provvedimenti. Ad esempio, come fanno ovunque, impedendogli di entrare in uno stadio: buu-buu-buu si può fare comodamente anche dal divano del proprio tinello. Ha fatto bene il suo dovere di cronista il nostro Andrea Dessì, nel proporre nei giorni scorsi lo stralcio dell’intervista dell’ex Juve. Per dire, il Chelsea la scorsa stagione ha avuto un problema con i soliti “tre-quattro cretini” che hanno insultato un avversario di colore. Ma in Inghilterra su queste frequenze scherzano poco. Il club, fresco di vittoria dell’Europa League con Maurizio Sarri e Gianfranco Zola in panca, ha festeggiato. Ma ha anche messo a disposizione della polizia le immagini degli ultras. Li hanno individuati, indagati e cacciati per sempre da Stanford Bridge. Ovviamente, la volontà della dirigenza Blues è stata precisa e forte nel collaborare. Ecco, appunto, la volontà dei club.

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