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Abeijon: “Mi sento sardo e sono ancora molto amato da loro”

L’indimenticabile guerriero rossoblù è poc’anzi intervenuto presso l’emittente radiofonica locale, accompagnato dal suo vecchio compagno Esposito

Con il tradizionale mate sudamericano, Nelson Abeijon ha parlato in diretta direttamente da Montevideo. Sempre felice di parlare del suo Cagliari: “Quest’anno non ho avuto modo di vedere le prime partite, ma sono contento per la vittoria sul Torino. Un peccato non aver preso Nainggolan, ma con Godin la difesa è a posto. Il nuovo allenatore è molto bravo e lo ha dimostrato nelle altre piazze in cui ha allenato e la società punta sempre più in alto”

GLI URUGUAIANI DEL CAGLIARI.Per noi uruguaiani è motivo di orgoglio che i nostri connazionali possano arrivare a Cagliari e in serie A. Nandez e Godin sono di classe superiore e possono giocare in tutte el migliori squadre europee. Oliva e Pereiro sono giocatori in prospettiva”.

L’AMORE PER LA SARDEGNA.Quella del Cagliari è la maglietta che per me ha significato di più dpo quella del Nacional e della nazionale. Mi sento sardo, ho passato tanti anni. In patria mi vogliono bene, ma non come a Cagliari. Lì sono nati i miei figli. Quando andai a Como per scelta di Ventura ed il presidente portò giocatori come Zola e Festa, piansi tantissimo. Cellino mi disse che non potevo più giocare nel Cagliari perchè Ventura non mi voleva. A Como sono stato voluto bene, ma stavo male perchè ero in un posto dove non volevo stare. Tornato in Uruguay mi chiamò il ds Pederzoli per tornare a Cagliari. Pur dovendo guadagnare solo il minimo sindacale, non ho perso un attimo. Firmai per 1300/1500 euro al mese, ma tornammo in serie A. Per facilitare le cose chiesi tutti i soldi in anticipo”

IL MOMENTO PIU’ BELLO.Indubbiamente quando ritornai e trovai una grandissima squadra. Facemmo un campionato grandioso. Strinsi un grande rapporto con Zola e Festa, che per me rappresentano la Sardegna”

COSSU. “E’ un grandissimo esempio, l’emblema della maglia rossoblù e dell’intera Sardegna”

Si inserisce nel collegamento anche Mauro Esposito, grande amico di Nelson ed iniziano gli scherzi sul peso attuale con ovvie risate

ESPOSITO. “Ho fatto sessantacinque goal e sono quarto nella classifica generale del Cagliari. Per me è un grandissimo vanto. A Cagliari ho passato gli anni più belli della mia vita. I compagni e la società mi hanno sempre dato tutto, ed io ho sempre cercato di ripagare sul campo. Zappa? E’ un giocatore molto interessante. Ha giocato un ottimo campionato in serie cadetta. Molto serio e professionale, può fare grandi cose. Per quanto riguarda gli attaccanti del Cagliari, Joao su tutti credo si potrà ripetere, idem Pavoletti qualora si riprenderà del tutto”

VECCHI RICORDI DI ABE. “Mauro per me è stato come un figlio. Lo presi sotto la mia ala assieme ad Antonio (Langella, ndr) perchè aveva bisogno sempre di essere coccolato. In campo tutti volevano picchiarlo e dovevamo intervenire io ed Antonio per difenderlo. Ma noi tre formavamo un trio importante”

 

 

 

 

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