Il calcio italiano corre ai ripari per colpa della pandemia che continua a creare problemi quotidiani alle persone. In Figc e Lega Calcio si lavora per un piano B
esiste solo un modo per salvare il sistema calcio dall’implosione: continuare a giocare, nonostante tutto e ad ogni costo. L’incontro tra i medici dei club non ha prodotto proposte rivoluzionarie: si parla di un tampone in più per i calciatori, idea che non sembra però particolarmente illuminata visto che i 4 test in 5 giorni effettuati dalla Nazionale Under 21 non hanno impedito il rinvio del match contro l’Islanda.
SITUAZIONE DIFFICILE. Torna a serpeggiare l’idea di un lockdown del calcio, di cui nessuno però vuole prendersi la paternità: rinchiudere le squadre nei propri ritiri continuando ad effettuare tamponi e permettendo loro di uscire solo per disputare le partite permetterebbe di smaltire una serie di criticità ma sarebbe una soluzione drastica che non piacerebbe affatto ai calciatori.
Intanto è previsto per domani l’esame da parte della Lega A delle offerte di fondi di investimento pronti a versare nuovi capitali. E mentre sempre più club iniziano a considerare la possibilità di non presentarsi in campo in caso di contagi troppo numerosi – in questo senso il rinvio di Juventus-Napoli rappresenterebbe una sorta di liberi tutti – con un numero di date esiguo per recuperare le partite rinviate, si torna a pensare alla soluzione dei play-off. Lo scrive La Repubblica.