Entro questa sera dovrebbe essere approvato il nuovo dpcm su ulteriori restrizioni per contrastare l’avanzata dei contagi da Covid-19. Le parole del premier e del ministro dei Beni culturali
Giro di vite, ma fino a un certo punto. L’avanzata del Covid-19 inizia a a preoccupare, ma il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, su questo è stato chiaro.
“Cercheremo di licenziare il dpcm già per questa sera”, ha spiegato Conte da Taranto, “sto tornando a Roma, c’è una riunione con le regioni, vorremmo così provare a varare le misure anti Covid ma escluderei un nuovo lockdown. Lo diciamo a ragion veduta perché abbiamo lavorato proprio per prevenirlo. Se poi questa curva dovesse continuare a risalire, prevedo qualche lockdown circoscritto ma non siamo più nella situazione di chiusure su tutto il territorio o su grandi aree”.
Ha parlato poi il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, anche su eventuali riduzioni di spettatori per cinema, teatri e stadi: “Continuo a leggere interviste e dichiarazioni o a ricevere appelli del mondo dello spettacolo sulla presunta volontà del governo di ridurre il limite di 200 persone al chiuso e di 1000 all’aperto per spettacolo dal vivo e cinema. Non esiste questo rischio. Nel dpcm saranno confermati questi limiti con la conferma della possibilità delle regioni di derogare. E le deroghe sino ad oggi concesse con ordinanze regionali verranno fatte salve proprio con il dpcm”.