La morte del grande giocatore dell’Inter non poteva che suscitare dei ricordi riguardanti pure il Cagliari
Mariolino Corso e…Angelo Domenghini. Un binomio che caratterizzò le gesta dell’Inter negli anni sessanta, ma che fu “causa“, seppur indirettamente, della rivincita di “cavallo pazzo” nei confronti della società meneghina.
In che senso? Ebbene, Lady Renata Fraizzoli, moglie del presidente nerazzurro Ivanhoe, aveva un debole per il re della “foglia morta” e durante i suoi salotti milanesi con i vertici societari si lasciò scappare la seguente massima: “Quindici minuti di Mario Corso valgono più dei novanta di Angelo Domenghini”.
Da buon bergamasco carico d’orgoglio, il Domingo si “segnò” questa dichiarazione e, lasciata l’Inter per approdare al Cagliari, diventò “cavallo pazzo“. Sgroppate, potenza, velocità ne fecero uno dei grandi protagonisti dello storico scudetto rossoblù, nonché uno dei punti cardine dell’Italia ai mondiali del 1970.
Ed il 25 ottobre del 1970 arriva la rivincita più grande: il Cagliari umilia 3-1 l’Inter a San Siro e proprio il domingo è tra i grandi protagonisti con il terzo goal realizzato a dieci minuti dalla fine, con buona pace di Lady Renata.
Come recita il proverbio “la vendetta è un piatto che va servito freddo”.