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Coronavirus, riaprono palestre e piscine. In Sardegna si: ma non in tutta Italia

Importanti le misure restrittive attuate: dal distanziamento sociale all’uso di mascherine e gel. Lombardia e Basilicata le faranno aprire solo dal 3 giugno

Riaprono palestre e piscine in tutta Italia, tranne che in Lombardia e Basilicata, cosa che accadrà dal 3 giugno. Appuntamento dunque da domani mattina. Va ricordato che, le palestre sono chiamate a informare i clienti sulle norme sanitarie con una apposita segnaletica, programmare le attività anche tramite prenotazione, evitare gli assembramenti e conservare l’elenco delle presenze per i 14 giorni successivi, in modo da avere un tracciamento degli eventuali contatti.

LE ALTRE MISURE OBBLIGATORIE. Ci sarà l’obbligo di rilevazione della temperatura dei clienti all’ingresso: se superiore a 37.5°, sarà loro vietato di entrare nel centro. Gli spogliatoi dovranno garantire un metro di distanza tra una persona e l’altra, verranno usate barriere o turni per l’uso delle docce. Saranno istituite inoltre aree per l’afflusso e per l’attesa agli attrezzi. Ogni centro dovrà procedere alla valutazione del proprio profilo di rischio. All’interno delle palestre, saranno  valide le indicazioni di lavarsi e sanificarsi frequentemente le mani, mantenere la distanza  minima di un metro in assenza di attività fisica e di 2 metri se si svolge attività fisica (con particolare attenzione a quella intensa). L’aerazione dovrà essere naturale e periodica durante la giornata, attuando il ricambio per l’intero orario di lavoro nei luoghi senza finestra. La sanificazione dovrà avvenire ad ogni cambio turno/atleta per attrezzi, macchinari e postazioni comuni di lavoro/attività sportiva. Il personale potrà essere sottoposto alla misurazione della temperatura. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5° non sarà consentito l’accesso ai luoghi di lavoro.

PISCINE. Quelle pubbliche dovranno informare i clienti sulle norme sanitarie; sarà obbligatorio rispettare le indicazioni degli istruttori ed evitare gli assembramenti. La distanza minima da tenere sarà 1 metro. La densità di affollamento nelle aree solarium e verdi è calcolata con un indice di non meno di 7 mq di superficie di calpestio a persona: il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizione, a calcolare e gestire le entrate. Come per le palestre, nessuno tra gestori, dipendenti e clienti dovrà avere la temperatura superiore a 37.5. Gli spogliatoi dovranno garantire il metro di distanza e dovranno esserci percorsi diversi per l’ingresso e l’uscita. Le attrezzature (sdraio, lettini) saranno disposte in modo da garantire il distanziamento sociale di almeno 1,5 metri tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi.

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