Il 5 maggio 1936 nacque uno dei personaggi più significativi nella storia del Cagliari: Mario Tiddia, che fu giocatore del club e artefice in panchina di numerose stagioni degne di nota. Allenò la squadra rossoblù in quattro distinti periodi
CALCIATORE. Nato a Sarroch, Mario Tiddia fu un buon difensore, terzino di ruolo. Cresciuto nel Cagliari, esordì però con la casacca dell’Olbia. Il ritorno alla casa madre avvenne da lì a poco, per una parentesi che sarebbe durata un decennio fino alla fine della carriera agonistica. Difese i colori del Cagliari dalla Serie C al massimo campionato, conquistato per la prima volta nel 1964, diventando il primo sardo a vestire la maglia del club in Serie A. L’occasione arrivò il 20 settembre dello stesso anno contro la Juventus a Torino. Dopo una prima annata da titolare, perse gradualmente il posto anche a causa di guai fisici fino al ritiro nel 1968. Per lui, 201 gettoni di presenza in campionato.
CINCINNATO. Divenne allenatore e cominciò la sua avventura nel nuovo ruolo proprio al Cagliari, purtroppo con la retrocessione in B nel torneo 1975-76. Ritornò due anni più tardi: riportò i sardi in A, guidandoli in seguito a piazzamenti di rilievo. Una parentesi a Pescara e un’altra alla Torres, prima di allenare nuovamente i rossoblù: nel 1983-84 fallisce la promozione dalla B alla A, nel 1987-88 coglie la salvezza in cadetteria e saluta per l’ultima volta il Cagliari. Soprannominato “Cincinnato” per l’alternanza tra il lavoro di allenatore e quello di agricoltore, chiude la carriera nelle serie minori con La Palma, Civitavecchia, Selargius e Iglesias. Mario Tiddia scompare nella sua Sarroch il 5 agosto 2009.