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Acquafresca: “A Cagliari i miei anni migliori. Quando Cellino a Livorno ci negò…”

L’ex attaccante rossoblù si è raccontato ai microfoni del noto giornalista ed esperto di calcio mercato, Nicolò Schira

CAGLIARI. “Anni meravigliosi, i più belli della mia carriera. In Sardegna ho trovato una fiducia incredibile nei miei confronti. L’habitat ideale per giocare e mostrare tutte le mie qualità”

PRIMO GOL IN A. “L’ho fatto all’Olimpico contro la Lazio. È stato il gol del 3-1. Non ho potuto neanche esultare. A ripensarci mi pento un po’ di essere corso subito a centrocampo”

ALLEGRI. “All’inizio ci siamo presi poco, non giocavo. Zero feeling. Ero rientrato ad agosto inoltrato dopo le Olimpiadi. Poi dopo le prime cinque sconfitte di fila abbiamo iniziato una cavalcata straordinaria sfiorando l’Europa League. Max è bravissimo nel sapersi adattare alle caratteristiche dei giocatori. Ha saputo venirci incontro e i risultati sono arrivati. È stato il miglior allenatore che ho avuto in carriera”.

IL NINJA. “Radja non sa neppure lui quanto è forte. Un matto scatenato, ma quanto era devastante in campo. Ancora adesso non conosce bene tutte le sue potenzialità…”.

ESTATE 2009. “Il mio cartellino era dell’Inter, ma non volevo più essere trattato come un pacco postale. Mourinho mi rivoleva a Milano e la società mi aveva manifestato questa intenzione: stavo già cercando casa in zona San Siro. Ausilio mi voleva nei quattro attaccanti, avrei potuto vincere il Triplete. Inizialmente dovevo andare in prestito al Genoa, ma poi Branca ha voluto cedermi. Mi ha fatto rosicare l’essere venduto al Genoa, mentre io volevo restare a Cagliari a quel punto. Branca mi minacciò di mandarmi fuori rosa se non avessi accettato il Genoa….”.

CELLINO. “È vulcanico e super scaramantico. Mi ha dato l’opportunità di arrivare nel grande calcio, è stato anche lui che non mi ha riscattato a Cagliari nel 2011. C’era tutto per continuare un ciclo: avevo già firmato per 5 anni, ma con Preziosi poi non hanno più chiuso l’accordo. Evidentemente sul prezzo qualcosa gli ha portati a scazzare…”.

OLBIA. “La prenderei in considerazione. Avevo già parlato con Giulini per un progetto legato al Cagliari, poi purtoppo non si è fatto nulla”.

IL GOL PIÙ BELLO. “Sono molto affezionato al gol di Livorno che valse la salvezza miracolosa. Andiamo sotto dopo 60 secondi e dopo dieci minuti trovo il pareggio. Andiamo negli spogliatoi sull’1-1: in molti avevano chiesto il permesso per il giorno libero dopo la gara, ma Cellino e Marroccu ce l’avevano negato, così dico al pres di lasciarcelo se avessimo vinto. Lui non si accontenta e rilancia: ‘Vi lascio liberi se fai gol tu’. Vinciamo peccato che quello sxxxxo non ha mantenuto la parola. Marroccu non sapeva come dircelo e non è tornato in pullman dopo la gara…”.

CAGLIARI BIS. “C’era anche il Monaco che mi voleva. Per tornare a Cagliari ho fatto rinunce importanti a livello economico. 8 gol da febbraio a maggio quando sono tornato con Donadoni, molti hanno paura di tornare dove sono stati per timore di macchiare un quadro bello in cui sono stati…”.

 

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