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Serie A, scontro Lega Calcio-Ministro dello Sport: martedì consiglio Federale straordinario

Domenica mattina pazzesca. Prima l’appello del presidente dell’AIC Tommasi a non giocare, poi 75’ di ritardo al Tardini per Parma-Spal e accuse al veleno

Dopo una mattinata con attacchi e contrattacchi, l’inizio di Parma-Spal 75’ dopo il reale inizio fissato alle 12,30, è il momento delle accuse reciproche.  La decisione è stata presa dalla Lega Calcio. Intanto, vista la richiesta del Ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora, sentito il Presidente del Coni Giovanni Malagò e preso atto della volontà del Consiglio della Lega di Serie A, titolata ad organizzare il campionato, di seguire le prescrizioni inserite nel DPCM sull’emergenza Covid-19 e quindi di volere disputare le gare in programma a porte chiuse, attraverso il suo Presidente della FIGC Gabriele Gravina  ha convocato un Consiglio Federale straordinario per martedì 10 marzo.

SPADAFORA. Su tutte le furie il Ministro dello SportVincenzo Spadafora, che ha commentato così la scelta di non fermare la Serie A ai microfoni del programma televisivo Quelli che il calcio su Rai 2: “Non condivido la scelta della Lega Serie A di giocare. L’emergenza sanitaria non finirà tra qualche giorno, ma solo con responsabilità di ciascuno. Potrebbero esserci conseguenze sul campionato, ma il calcio poi riprenderà come e meglio di prima quando sarà finito tutto”.

LA RISPOSTA DELLA LEGA SERIE A. “Il consiglio si è riunito nel frangente dello slittamento della partita Parma-Spal e ha deciso di seguire quanto scritto nel Decreto. Le reiterate e contrastanti dichiarazioni governative, contribuiscono soltanto ad accrescere lo stato di confusione generale e sicuramente  non aiutano il sistema a superare il momento di difficoltà generato dal Virus“. 

TOMMASI. Nel pomeriggio l’AIC ha diffuso una nota: I campionati vanno fermati. Il segnale che le istituzioni sportive danno è pessimo. È pericoloso viaggiare da e per le zone rosse, è pericoloso giocare a calcio, è pericoloso salutarsi. Le squadre oggi stanno purtroppo scendendo in campo per dovere nei confronti di chi non ha il coraggio di decidere che il calcio non può avere deroghe contro il coronavirus. Martedì ci sarà il consiglio federale, ci aspettiamo una cosa sola, la sospensione dei campionati fino a quando non ci saranno le condizioni per giocare“.

EVENTUALI PARTITE IN CHIARO.  Spadafora ha quindi puntualizzato all’ANSA il discorso diritti tv: Fatto salvo il diritto di Sky di trasmettere in diretta ai propri abbonati la partita, c’era la possibilità di diffondere le immagini in differita, liberamente, a tutti gli operatori televisivi interessati, a partire naturalmente dai canali in chiaro del gruppo Sky, ma senza preclusioni. Questo avrebbe superato i vincoli normativi ed evitato qualsiasi successiva diatriba giudiziaria ed economica. Ne ho parlato con tutti, compreso l’ad Maximo Ibarra e il Presidente della Lega Serie A Dal Pino, che potranno confermare, e che non hanno aderito a questa ipotesi per difendere i propri, legittimi, interessi economici. In questo momento di crisi sanitaria c’è chi prova a fare i conti con la realtà e chi purtroppo si limita a fare i conti”.

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