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Chi sale e chi scende nelle gerarchie con l’arrivo di Zenga

Vediamo un po’ quali potrebbero essere i giocatori ai quali il tecnico si affiderà di più rispetto all’era di Rolando Maran

MODULO. Il 4-3-1-2 e il 4-3-2-1 sono i sistemi di gioco che hanno caratterizzato l’era Maran a Cagliari. L’ultima soluzione con i due trequartisti ha portato all’esplosione di Joao Pedro e ha tenuto Nainggolan nella zona del campo dove incide di più, ma ha avuto come controindicazione la poca incisività della prima punta e una debolezza strutturale sulle corsie laterali. Zenga è un fautore del 4-3-3 e all’occorrenza lo trasforma in un 4-4-2, ma anche il 4-3-2-1, viste le peculiarità dei rossoblù, potrebbe essere una soluzione ancora percorribile con qualche modifica.

GIOCATORI. L’uomo ragno è anche un fiero sostenitore della gioventù spregiudicata e affamata, come ha ribadito nella conferenza di presentazione quando ha parlato dei tanti giovani lanciati a Crotone e Venezia. Vista la crisi della difesa salgono le quotazioni di Walukiewicz, che non ha mai sfigurato quando chiamato in causa da Maran e che stava convincendo sempre di più il tecnico trentino. A destra potrebbe essere dirottato Pisacane in luogo di Cacciatore, per equilibrare la scarsa propensione alla difesa di Pellegrini sull’out opposto sulla scia di quanto avveniva a Crotone con Martella e Sampirisi. Dovrà convincere di più Klavan, che dalla sua ha l’esperienza utile in un momento come questo, ma arriva da un periodo pessimo a livello individuale. Pochissime speranze per Mattiello, mentre in porta alla fine dovrebbe spuntarla Cragno.

A centrocampo potrebbe tramontare Cigarini per un più dinamico Oliva, affiancato da Nandez e Rog. Da tenere d’occhio l’outsider Ladinetti, giocatore che Canzi conosce bene e che con Zenga potrebbe trovare quell’allenatore estroso capace di assumersi il rischio di lanciarlo. Il regista della Primavera è un metronomo completo e se dovesse superare l’impatto fisico con la Serie A potrebbe davvero giocarsi le sue carte. Attenzione però alla soluzione col tridente in attacco, che potrebbe implicare l’arretramento di Nainggolan in mediana con Pereiro e Joao insieme a Simeone. Praticabile anche la via con Nainggolan e Pereiro a sostegno del solo Joao Pedro. Resterà un ricambio di lusso Ionita, mentre potrebbero sparire definitivamente dai radar Birsa, Paloschi, Faragò e Ragatzu.

Zenga non stravolgerà la squadra costruita da Maran. Il suo compito è quello di motivare il gruppo, ma la struttura della rosa è ottima e non servirà una rivoluzione tattica.

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