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ESCLUSIVA – Lucio Bernardini: “Che ricordi di Cagliari! E quelle punizioni con Cappioli…”

Ai nostri microfoni il centrocampista che ha vissuto gli anni bui a metà degli anni 80, fino alla rinascita con Claudio Ranieri in panchina

“E Lucio, Lucio, Lucio, Bernardini…E Bibi, Bibi, Bibi Provitali…E Mauro, Mauro, Mauro Valentini..Olè, olè, olè Claudio Ranieri!”

Chi non ricorda questo coretto che accompagnò il Cagliari nelle sue gare alla fine degli anni 80! Dalla C1 fino alla serie A, una cavalcata bellissima per una squadra che solo qualche anno prima aveva clamorosamente rischiato il fallimento, a poco più di quindici anni dal suo storico scudetto.

A capo di quella “banda” c’era proprio Lucio Bernardini. Non era un semplice numero dieci dalle geometrie precise; era il vero e proprio leader di quel mix di esperienza e soprattutto giovinezza.

Con lui abbiamo parlato della sua esperienza con la maglia rossoblù e del momento difficile del Cagliari attuale:

Sei tornato qui per il Last Match del Sant’Elia. Quanti ricordi!

“Senz’altro! E’ stata una bellissima serata che ricordo con grandissimo piacere. Ho tantissimi e bellissimi ricordi della mia esperienza con il Cagliari, soprattutto il giorno del mio esordio contro il Genoa: entrai dalla panchina e feci goal. Poi la meravigliosa scalata fino alla serie A. Fu bellissimo vedere tantissime persone all’aeroporto dopo il pareggio di Pisa, nonché il giro di campo che facemmo dopo la gara contro la Triestina”

Non prima, però, di aver attraversato un momento difficilissimo.

“Vero. Il Cagliari era sull’orlo del fallimento, ma grazie all’impegno della famiglia Orrù, di Gigi Riva ed altri imprenditori riuscì a salvarsi. Poi fu compito nostro andare in campo ed ottenere i risultati. Eravamo uno splendido gruppo di ragazzi, unito ed umile”

Il marchio di fabbrica diventò il calcio di punizione con Massimiliano Cappioli.

“Come dimenticarlo! E’ stato un gesto tecnico che non mi è più capitato di vedere. Ci allenavamo spesso con Massimiliano per trovare i sincronismi e la coordinazione corretta. Poi lui aveva un tiro fortissimo e spesso abbiamo fatto gioire il pubblico del Sant’Elia”

Veniamo ad oggi. Il Cagliari è in grandissima difficoltà: secondo te cosa dovrebbe fare per uscire da questo periodo?

“Fermo restando che i problemi bisognerebbe viverli in prima persona per poter studiare una soluzione, dico che il gruppo dovrebbe fare di tutto per cercare di rimanere unito, umile e compatto. I giocatori devono collaborare ed aiutarsi l’un l’altro. Del resto hanno iniziato benissimo il campionato, non possono dimenticarsi di ciò”

Considerata la rosa potrebbe effettivamente mirare a qualcosa di importante?

“Anzitutto un’onorevole salvezza è la cosa più importante. Se poi ci sarà la possibilità ed il tempo necessario per aspirare qualcosa di più ben venga”

 

 

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