Han Kwang-Song non ha ufficialmente più legami con il Cagliari, dopo il riscatto da parte della Juventus. Il club rossoblù non ha dimostrato con i fatti di credere fino in fondo in lui. A torto o a ragione?
STORIA TORMENTATA. Il rapporto tra Cagliari e Han Kwang-Song è stato senza dubbio particolare. L’arrivo in Italia da autentico sconosciuto e le ottime prove con la Primavera, il debutto in prima squadra e il gol in A al Torino, un futuro luminoso che sembrava già tracciato per lui. Con il club di via Mameli che giustamente già si fregava le mani per essersi ritrovato in casa un potenziale protagonista futuro. Insomma… tutte le buone premesse c’erano, eccome. Attaccante veloce, fisicamente solido e bravo ad inserirsi negli spazi, Han aveva firmato in brevissimo tempo il primo contratto da professionista con i rossoblù.
DECLINO. La società, d’accordo con l’allenatore Rastelli che lo aveva fatto debuttare, lo aveva mandato in prestito in B al Perugia. Come si dice… “a farsi le ossa”. Ottimo inizio in cadetteria, poi purtroppo un grave infortunio al ginocchio e sosta forzata ai box. Rientro a fine stagione in Sardegna, rinnovo del prestito agli umbri e poi il nuovo ritorno alla corte di Maran l’estate scorsa. Il tecnico lo ha nuovamente ritenuto non all’altezza della massima serie: partenza in prestito verso la Juventus, per indossare la casacca dell’Under 23. Sarri lo ha convocato in prima squadra, fino ai freschissimi sviluppi di mercato. Han è stato riscattato dalla Juventus, che ha versato i 3,5 milioni pattuiti con il Cagliari, per poi rivenderlo all’Al-Duhail (Qatar) a titolo definitivo per 5 milioni. Cagliari e Juventus avranno fatto la scelta giusta, privandosi del giocatore? Ai posteri l’ardua sentenza.