L’ex direttore di gara ha detto la sua sulle varianti introdotte in relazione alla regola del fallo di mano in area di rigore
La prima sconfitta del Cagliari di questo campionato è stata caratterizzata dal rigore concesso all’Empoli dall’arbitro Abbattista per il fallo di mano di Alberto Cerri.
La decisione, seppur legittimata dallo stesso regolamento, è parsa paradossale per via della posizione, cosiddetta di spalle, dell’attaccante rossoblù.
Le polemiche sono state come di consueto notevoli e nell’edizione odierna de Il Corriere dello Sport-Stadio ha dato il suo parere al riguardo l’ex arbitro Paolo Casarin: “Con la volontarietà sta morendo la ragionevolezza. Se tu dici all’arbitro che il fallo di mano è sempre rigore, modifichi la relazione tra fallo e punizione. La punizione non può prescindere da un giudizio sulla condotta del calciatore. Se il fatto accidentale subisce la stessa sanzione di un fatto doloso, il calcio non è più ragionevole. In una parola il calcio non è più il calcio”.