Lettera appassionata di un nostro lettore tifoso del Cagliari e abbonato in Curva Sud da oltre un ventennio che dice la sua sul fatto del momento
Premesso che non mi fido mai completamente di quanto riportano i media, specialmente in piena fase di “calcio parlato” estivo, vorrei esporre una valutazione sull’attuale situazione di stallo dell’affaire Barella. E probabilmente il mio approccio sarà quello dell’innamorato deluso. Se, e ripeto se, il giovanotto si è (sarebbe) votato “solo e soltanto” all’Inter, è (sarebbe) lecito chiedersi dove è tutto l’amore per la maglia del Cagliari che ha decantato, suggellato anche dalla fascia di capitano, la più giovane anagraficamente mi pare. Il giovanotto rischia di passare alla storia calcistica recente come colui che ha danneggiato l’interesse della squadra della sua città natale. Essendo intelligente e circondandosi di persone altrettanto intelligenti, penso che sia consapevole di come verrebbe visto e valutato nella “sua” città, tra la “sua” gente, nel “suo” ambiente. Ai posteri l’ardua sentenza.
In ogni caso, se già era largo l’accostamento alla leggenda Riva, agli occhi rossoblù non regge neanche l’accostamento a Daniele Conti, per quanto, è più che un auspicio, il nostro giovane 1997 raggiungerà traguardi professionali più prestigiosi. Bonu viaggiu. Il bene del Cagliari viene prima di tutto. Chi è nato e cresciuto a pane e Cagliari, dovrebbe saperlo.
Antonello Greco, ultraventennale abbonato in curva, Sestu