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Sfida nella sfida: ecco lo scontro Petagna-Pavoletti

Pavoletti

Andrea Petagna e Leonardo Pavoletti si sfidano sabato al Mazza: Spal e Cagliari si affidano alle proprie torri, simili nel fisico, diverse nel ruolo.

TORRI DI SPAL-CAGLIARI. La Nazionale l’hanno sfiorata entrambi. E ora, pur con diverse possibilità ma anche diverso tempo a disposizione, provano a ritrovarla. Andrea Petagna e Leonardo Pavoletti sono le torri di Spal-Cagliari: 190 centimetri d’altezza il primo, due in meno il secondo. Centravanti fondamentali nel gioco di ferraresi e sardi: peso, sostanza e gol al servizio della squadra. I due, come analizza L’Unione Sarda, si sfideranno sabato al Mazza.

RUOLO E PROFILO. I gemelli diversi del gol, Petagna e Pavoletti. Simili nella stazza e nel fisico. Opposti nel modo di interpretare il ruolo. L’ex Atalanta (classe ’95) gioca per la squadra: qualche sponda, pochi gol e tanto lavoro sporco. Dopo anni di amicizia in campo e fuori col Papu Gomez, si è ritrovato a Ferrara dove la sua è una storia di famiglia (il nonno è stato lo storico allenatore della Spal negli anni sessanta). Pavoletti è invece il classico centravanti bomber: finalizzatore perfetto, fiuto del gol ma anche tanta corsa in difesa e lotta su ogni pallone, con sponde e colpi di testa che tante volte regalano al Cagliari il possesso di palla.

KILLER INSTINCT. Il gol, Petagna sembra averlo in parte riscoperto in Emilia (doppietta all’Inter e rigore trasformato nella vittoria all’Olimpico contro la Roma), ma non è mai stato e probabilmente non sarà mai un cannoniere: ad Ascoli nel 2015-2016 la svolta, con sette gol in B e tante ottime prestazioni. Poi l’Atalanta, nove reti in due stagioni, e ora la Spal che ha investito per lui tre milioni per il prestito e dodici per il riscatto. Poteva essere anche del Cagliari, col Gasp che lo avrebbe voluto inserire nel tentativo atalantino per Pavoletti, ma non se ne fece nulla. Chi invece non ha problemi a segnare è proprio Leonardo Pavoletti: undici lo scorso anno regalarono la salvezza al Cagliari, cinque in dieci presenze nella stagione in corso lo rendono il miglior marcatore rossoblù.

VOGLIA DI AZZURRO. I due, uguali ma diversi, oltre al fisico sono accomunati da un sogno chiamato Nazionale. L’azzurro l’hanno entrambi assaporato. Pavoloso con tre convocazioni – l’ultima il 15 novembre 2016 – ma zero minuti in campo. Petagna con la trafila delle nazionali giovanili, due convocazioni e anche l’esordio con la maglia dei grandi, in un Olanda-Italia del 28 marzo 2017. Quella maglia, ora, la vogliono conquistare entrambi. Ma prima c’è Spal-Cagliari, dove tanto dipende da loro.

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