
Davide Capello, miracolato nella tragedia del Ponte Morandi, torna in campo: sarà il preparatore dei portieri nelle giovanili del Genoa.
LA CARRIERA. Davide Capello, una vita tra i pali. Una vita cominciata in Sardegna, a Nuoro, il 27 settembre del 1984. E, calcisticamente parlando, a Cagliari, dove ha esordito in prima squadra nella stagione 2003-2004, quella del ritorno di Zola e della promozione in Serie A. Prima di girare tra Belluno, Olbia, Nuorese, Alghero, chiudendo poi la carriera col Budoni (a Savona, da preparatore dei portieri, scese in campo anche in un match ufficiale).
LA STORIA. Una vita felice, avendo fatto parte della squadra della propria regione anche in Serie A, da terzo portiere, nella stagione 2004-2005. Che, tuttavia, rischiava di finire interrotta da un tragico incidente che ha coinvolto, almeno emotivamente, tutta l’Italia. Quella del drammatico crollo del Ponte Morandi, a Genova.
SLIDING DOORS. Lì, Capello, c’era. Stava transitando sul ponte che collega il porto alla città quando, dopo un boato, si è visto capitombolare giù con un volo di 30 metri. Miracolato, l’ex portiere rossoblù è uscito illeso dalla sua automobile. Una bellissima notizia, che fa il pari con quella arrivata ieri allo stesso Capello: sarà il nuovo preparatore dei portieri dei Giovanissimi nazionali del Genoa.
IL RITORNO IN CAMPO. «Appena mi rimetto mi metterò a disposizione del Genoa e spero di essere utile alla crescita dei giovani portieri», ha detto confermando l’ingaggio col Grifone – come riporta La Nuova Sardegna. Una nuova vita, con Capello che torna sui campi dopo l’addio al mondo del pallone del 2013, per seguire un’altra sua passione: la professione di vigile del fuoco. Ora, dopo aver visto la morte in faccia, Capello può tornare a vivere, anche grazie al calcio.
