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Meteore rossoblù – Giacomo Banchelli

Il protagonista della nostra rubrica odierna è un attaccante che vestì la casacca rossoblù a metà degli anni 90, ma che non ebbe tanta fortuna

Estate 1996. Dopo tanti goal con la maglia rossoblù Luis Ayrton Oliveira decise di accettare la corte della Fiorentina che desiderava farne la spalla di un certo Gabriel Omar Batistuta.

Massimo Cellino, che pur avrebbe preferito cederlo alla Sampdoria che offriva più denaro, non volle opporsi alla sua volontà. E così il brasiliano si trasferì in Toscana per la cifra di 9 miliardi più il cartellino di un promettente giovanotto: Giacomo Banchelli.

Soprannominato Pomodoro per la sua tendenza ad arrossire molto facilmente, arrivò in Sardegna con i galloni di predestinato. Esordì nella massima serie a 16 anni ed in molti lo avevano già identificato come vice del Re Leone, Batistuta.

La stagione del Cagliari fu un disastro: Carletto Mazzone sostituì ben presto Gregorio Perez, e Banchelli dovette affrontare spesso l’onta della panchina per lasciare spazio a Luis Alberto Romero.

Evinta l’effettiva evanescenza dell’attaccante uruguaiano Sor Carletto diede a Banchelli qualche occasione: va in rete 3 volte, contro Perugia, Lazio e Roma.

Quando sembrava diretto verso una certa continuità il suo ginocchio lo tradì nella gara interna contro il Napoli. Rottura del legamento e stagione finita.

Il Cagliari retrocedette in serie B dopo lo spareggio contro il Piacenza, ma Cellino, ceduto Sandro Tovalieri, decise di puntare tutto su Banchelli per l’immediato ritorno in serie A. L’inzio fu scoppiettante: due gare, due goal contro Treviso e Pescara.

Qualcosa poi si ruppe con il tecnico Giampiero Ventura. Le prestazioni iniziarono a calare fino ad arrivare alla gara interna contro il Foggia: i rossoblù erano in svantaggio per 0-1 e l’arbitro decretò un penalty per un fallo su O’Neil.

Banchelli si incaricò del tiro, ma la sfera terminò docilmente a lato. Gesto volontario di protesta? Non è dato ovviamente a sapere, ma sta di fatto che il presidente rossoblù lo cedette ben presto alla Reggiana in cambio di Eupremio Carruezzo ed un bel conguaglio di 2,5 miliardi di lire.

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