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De Zerbi, come poteva andare…

Roberto De Zerbi torna nello stadio che poteva essere il suo: a giugno era uno dei candidati per sostituire Diego López.

SLIDING DOORS. Alla fine, dopo tanti nomi e poche trattative, c’è finito Maran su quella panchina. Ma De Zerbi, quando domenica passerà di fianco all’area tecnica rossoblù, chissà se lo penserà che poteva sedercisi lui. E non solo in un’occasione.

LA SCELTA. Bresciano, ma con la faccia e lo spirito sanguigno del meridionale. Un profilo interessante, stuzzicante per il dopo Lòpez, con la dirigenza che alla fine scelse Maran, da sempre la prima scelta, come riporta L’Unione Sarda. Ma quelle parole di Carli in conferenza stampa (“Avremo un allenatore che farà una squadra propositiva, che va a cercare di emozionare. Vogliamo una squadra che pensi ad attaccare e dare emozioni“) facevano pensare proprio all’ex fantasista del Napoli.

IL RETROSCENA. E un colloquio ci fu pure, con l’attuale mister neroverde che però ammise di aver già preso parola col Sassuolo, irritando Carli e facendolo convincere, a quel punto, di investire sulla concretezza di Maran, nonostante l’apprezzamento per il calcio Dezerbiano, sia di Giulini che del direttore sportivo rossoblù.

INDIETRO NEL TEMPO. Ma la storia di sliding doors tra Cagliari e De Zerbi, se vogliamo parte ancora prima, con l’esonero di Rastelli e la tentazione del ds Rossi di chiamare l’ex tecnico del Palermo a Cagliari. Non se ne fece nulla, poi, con la scelta definitiva che cadde su Lòpez. Anche se le strade di Rossi e De Zerbi si sono comunque incrociate in Emilia.

RITORNO A CAGLIARI. Prima trasferta per il Sassuolo. L’ex Benevento tornerà a Cagliari dopo l’amarezza dell’ultima volta coi sanniti: 25 ottobre, prima sulla panchina giallorossa, pareggio di Iemmello su rigore nel recupero e nuovo vantaggio rossoblù con Pavoletti al 95′. Ma il continuo della stagione regalerà comunque al Piccolo Genio (soprannome affibbiatogli sin dalle giovanili del Milan), tante soddisfazioni: 21 punti in 29 gare con sei vittorie (di cui una clamorosa a San Siro con i rossoneri, dopo il pareggio del portiere Brignoli all’andata), tre pareggi e venti sconfitte. Retrocessione fu, ma fu anche un ottimo risultato in termini di gioco per una squadra poco attrezzata per la massima serie.

“PERDENTE DI SUCCESSO”. Sarà per questo che De Zerbi divide nei giudizi. Spettacolare e propositivo in termini di gioco, con verticalizzazioni continue e palleggio. Ma anche, se vogliamo,“perdente di successo”, con una carriera in ascesa nella quale però, almeno fino a ora, non ha raggiunto alcun risultato degno di nota: due anni a Foggia in C, settimo posto e finale dei play-off persa col Pisa di Gattuso, dodici partite a Palermo (e successivo esonero) e la retrocessione di Benevento. Ma il futuro è comunque radioso per un allenatore in rampa di lancio. Che spera di fare il grande salto, proprio partendo da Sassuolo.

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