Dal rossoblù al rossoblù. Dal Cagliari al Tortolì. Antonino D’Agostino la Sardegna l’ha conosciuta nel 2006, gli anni di Cellino e delle panchine bollenti delle prime stagioni in A: “Da allora è diventata casa mia. Cagliari mi è rimasta nel cuore: la gente e i tifosi sono un ricordo bellissimo”. Con i quattro mori sul petto il centrocampista ha disputato 37 presenze, siglando anche un gol.
Non l’ha più abbandonata quest’isola D’Agostino, ma ora ha deciso di lasciare il calcio giocato. Col pallone però avrà ancora a che fare: come riporta L’Unione Sarda, infatti, sarà collaboratore tecnico di Francesco Loi al Tortolì, squadra in cui ha militato dal 2013 fino a oggi. E non poteva essere così per un – ormai ex – giocatore, che ha corso su e giù per la fascia sinistra dei campi di Serie A ben 148 volte, finendo anche sul tabellino in nove occasioni. Il centrocampista piemontese arrivò a Cagliari dopo le esperienze con Pro Vercelli, Treviso e Atalanta, prima di sbarcare in Sardegna agli ordini di mister Giampaolo che gli assegnò il ruolo di esterno sinistro nel suo 4-4-2.
Dopo l’attuale tecnico blucerchiato, con cui si instaurò un ottimo rapporto, D’Agostino trovò a Cagliari le guide tecniche di Sonetti, Colomba e Ballardini. Poi il ritorno a Bergamo e poi di nuovo a Treviso, prima di cercare nuova fortuna a Parma, Ascoli e finanche in Romania. In mezzo una tappa in Sardegna, al Progetto Sant’Elia, prima di tornare definitivamente a vestire il rossoblù, questa volta del Tortolì. E dopo aver portato gli ogliastrini in Serie D, D’Agostino appende gli scarpini al chiodo, pronto per una nuova avventura in panchina.
