Nato a Lucca nel 1926, con Sandro Ciotti, il giornalista era tra i più amati del pubblico sportivo radiofonico e nel solo degli anni ’70, e inizio anni ‘90
Esattamente 16 anni fa, mercoledì 7 aprile 2004, morì una delle voci storiche della radio: Enrico Ameri. Nato a Lucca nel 1926, inizialmente non si occupava di sport, ma la Rai (una volta assunto) lo mandò ad occuparsi prima in Medioriente, per raccontare la situazione politica di quella zona del mondo, quindi negli Stati Uniti per la missione spaziale che per la prima volta portò gli uomini sulla luna e in Svezia, per vari premi Nobel.
LA SVOLTA SPORTIVA. Quando, a metà degli anni 50, Nando Martellini passò alla tv, lasciando dunque il mezzo radiofonico, Enrico Ameri prese il suo posto a Tutto il calcio minuto per minuto diventando un punto fisso della trasmissione. La sua prima partita raccontata, agli ascoltatori, fu nel 1955 Udinese-Milan dal stadio Friuli. Da allora oltre 1600 radiocronache rigorosamente in diretta, sui principali eventi non solo della Serie A ma anche delle coppe europee e della Nazionale italiana maggiore. Genoa-Juventus (26 maggio 1991) fu la sua ultima radiofonica.
Con Sandro Ciotti, che ogni anno nonostante Tutto il Calcio Minuto per minuto, raccontava anche la settimana del Festival di Sanremo (sempre per Radio Rai) era tra i più amati giornalisti del pubblico radiofonico che, nonostante la nascita nel frattempo delle radio private che raccontavano le partite delle squadre locali, non mancavano all’appuntamento con la sua storica trasmissione della domenica pomeriggio.
