Debutto da analizzare bene quello di Kingstone Mutandwa. Il giovane zambiano è stato aggregato alla prima squadra complici le assenze di Pavoletti e Petagna, ma anche per le non perfette condizioni di Shomurodov e Oristanio. Il classe 2003 però non è stato chiamato solo a fare numero, anzi.
Ranieri lo ha mandato in campo nel finale di gara contro l’Empoli, con il risultato in bilico sull’1-0 e l’assalto toscano in corso. Non certo una passerella per un giovane Primavera all’esordio nel massimo campionato. Il tecnico però ci ha visto giusto, perché Mutandwa è entrato benissimo in partita, posizionandosi bene sulle impostazioni azzurre e senza risparmiarsi sulle seconde palle, dove sgomitando ha vinto diversi contrasti aerei che hanno consentito al Cagliari di guadagnare tempo.
Il primo impatto del ragazzo con la Serie A ha dunque mostrato un calciatore già fisicamente a buon punto, ma soprattutto generoso e intelligente, che ha lavorato per la squadra senza pensare troppo a farsi notare con qualche giocata televisiva. Un messaggio a tutta la truppa di attaccanti dietro Lapadula, perché quello che Ranieri ha detto per Deiola vale per tutti: “Non mi interessa se sbaglia la palla, voglio gente che gioca con il cuore”. E Kingstone ce l’ha messo tutto.
(Foto Cagliari Calcio)