“Già da Udine si era visto un Cagliari un po’ diverso. Contro il Napoli siamo andati a giocarcela e abbiamo fatto una grande partita, soprattutto sul piano tecnico e tattico. La sconfitta non la meritavamo, l’abbiamo presa con gli artigli. Ora abbiamo molti scontri salvezza e come dice il mister dobbiamo andare in campo e dare il massimo. Per noi è iniziato un altro campionato”.
“Le dimissioni di Ranieri? Tutta la squadra si è compattata e dal martedì dopo siamo andati ancora più forti. Ci ha unito, siamo consapevoli che dobbiamo salvarci perché lo dobbiamo alla Sardegna”.
“Ho finito il mondiale il 12 o 13 giugno e una settimana dopo ho parlato con il mio procuratore. Quando mi ha detto che c’era il Cagliari ho detto subito che ci volevo andare. Sapevo che con Ranieri potevo crescere e ringrazio il presidente che mi ha voluto fortemente. Qui sono contentissimo. Ero arrivato con un ritardo di condizione, ma il mister mi ha aiutato tanto dandomi consigli, così come i miei compagni”.
“Nel calcio si hanno alti e bassi. Sono molto sereno perché sto lavorando forte da un po’ e mi sto allenando bene. Le scelte le fa il mister e io devo essere pronto quando mi chiamerà di nuovo in causa”.
“De Rossi mi ha aiutato tanto. Mi ha dato la mia prima maglia da titolare con la Spal dicendomi di andare in campo e fare quello che so fare. Da lì è stata una fiducia che cresceva e gli devo tanto. A giugno avevo parlato con Radja Nainggolan, che era un mio compagno, e mi aveva detto “Matte, vai a Cagliari che la città è fantastica”, infatti la prima cosa che mi ha colpito è il calore della gente”.
“L’Empoli ha molti giocatori forti, poi c’è stato il cambio di allenatore, ma ogni partita fa storia a se. Dobbiamo fare il massimo per portare a casa i tre punti”.