I dati, per quanto riguarda la salvezza (uno riguarda il Cagliari) sono due: i rossoblù sarebbero ad oggi salvi ed il livello in basso non è certo un fatto positivo. Poco o nulla importa, direte voi che leggete, perchè l’imperativo è restare in Serie A. Osservazione di parte, ma fondamentalmente giusta. Resta però la non competitività del nostro calcio. Che fortunatamente, tra europeo vinto in Inghilterra nel 2021 e le recenti finali nelle tre coppe europee per club (comunque tutte perse) è alta, anche se la nostra Serie A non regge il confronto con Premier League, Bundesliga e Liga.
Pur con tante lacune (il mercato in tal senso potrebbe dare una mano in questo mese) e come ama ricordare Ranieri “Siamo gli ultimi ad essere arrivati in Serie A”, il restarci a fine maggio sarà lo Scudetto per squadra, tecnico e Società. Ma c’è tanto da giocare, ovvero un girone di ritorno completo. 19 partite in modo asimmetrico, quindi con partite in ordine diverso alle 19 dell’andata. Gare che dovranno portare ad un miglioramento in tutte le zone del campo, difesa (con troppi gol subiti per disattenzione) in primis.
La classifica che interessa il Cagliari in chiave salvezza va dai 19 punti della coppia formata da Frosinone e Sassuolo ai 12 della Salernitana, con in mezzo Udinese a 17, Hellas Verona a 14 e Empoli con 13, Appena fuori e per ora tranquille, Lecce e Genoa a 21. Ma il Benevento, che chiuse qualche stagione fa l’andata a 23 punti e poi retrocesse con un a dir poco negativo girone di ritorno, insegna. Di fatto come il Verona di Malesani, in piena zona Europa nel campionato 2001/2002, poi sceso in Serie B. Le salvezze del Cagliari, dopo un brutto girone d’andata peggiore di questo appena terminato ci sono già state. Due in particolare: una anche con Ranieri (1990/1991) e un’altra (2007/2008) con Ballardini. Importanti saranno anche gli scontri diretti con le squadre citate. Che alla Unipol Domus saranno contro il Verona e la Salernitana, mentre in trasferta con Frosinone, Sassuolo, Udinese e Empoli.
