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1972: Riva e Fabbri contro Menegali a Vicenza. Squalificati

Apriamo il baule rossoblù dei ricordi, rievocando una giornata decisamente particolare del Cagliari a Vicenza. Nervosismo, confusione e la stangata per Edmondo Fabbri.

(Fonte: La Stampa, 2 ottobre e 12 ottobre 1972)

Domenica 1° ottobre 1972. Nella seconda giornata del massimo campionato, il nuovo Cagliari di Edmondo Fabbri rende visita al Lanerossi Vicenza. La partita va nel peggiore dei modi per la squadra isolana. Faloppa realizza al 71° la rete che fissa il risultato sull’1-0, ma durante l’incontro si verificano altre circostanze avverse ai rossoblù. A Gigi Riva vengono annullate due reti (al 28° per fuorigioco, poi nella ripresa per una barriera in movimento sul suo mancino in rete su punizione), che il bomber ritiene valide. Non le manda a dire all’arbitro, il signor Gianfranco Menegali di Roma, ottenendo in cambio un’ammonizione a gara conclusa. Al Vicenza, fu invece annullata una rete a Vitali che nella stagione precedente aveva militato proprio in Sardegna.

Le proteste veementi del calciatore, insieme a quelle di Mondino, vengono prontamente rilevate da uno dei guardalinee. Il quale, all’atto di compilazione del referto, riferisce a Menegali. Il Giudice Sportivo Barbè punisce così Riva con un turno di squalifica, e Fabbri a ben 8 giornate, equivalenti a due mesi di stop. Rombo di Tuono preferisce non rilasciare tanti commenti, data l’imminente convocazione in Nazionale per Svizzera-Italia. Però manifesta il suo malcontento su come Menegali ha gestito certe situazioni. Più diretto invece l’allenatore del Cagliari, che ufficializzata la squalifica afferma: “Ma che cosa ho fatto di così obbrobrioso? Due mesi di squalifica rappresentano una punizione inaudita: non ho detto nulla all’arbitro, mi sono limitato a un gesto di stizza. Ho avuto un semplice battibecco con il guardalinee, il quale mi ha invitato a riprendere posto in panchina“.

Nel bollente post gara di Vicenza, si era espresso anche il dirigente accompagnatore rossoblù Gian Paolo Sabiu: “Non si può danneggiare una squadra in questo modo. L’arbitro è perfino venuto da me, a chiedermi che cosa avrebbe dovuto fare. Tocca a lui mantenere l’ordine in campo!“. Insomma, grande nervosismo e confusione al Menti.

La situazione non aiutò l’atmosfera già tesa in casa cagliaritana. La squadra, che allora coltivava ancora sogni di alta classifica, in quel momento non aveva ancora trovato la rete nel nuovo campionato. Fabbri si trovava quindi già a un passo dalla graticola, mentre qualcuno invocava addirittura il ritorno di Scopigno. Quel Cagliari sarebbe stato invece traghettato fino al termine dall’ex ct azzurro, per un 8° posto senza gloria e Riva a segno 12 volte.

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