SOGNO SPEZZATO. “Da ragazzino militavo nell’Empoli, ma un problema cardiaco mi costrinse a smettere e a rinunciare al professionismo. Oggi, attraverso il lavoro di scouting, cerco di arrivare prima degli altri nello scoprire i giovani promettenti. Bisogna cercare di vedere lontano, prendendosi dei rischi. Ma se uno di loro poi arriva a coronare quello che un tempo era anche il mio sogno, sono felice“.
ROSSOBLÙ. “Le società sarde hanno sempre sfornato ragazzi interessanti: penso alla Johannes. Cragno mi fece una grande impressione: un felino tra i pali, che aggrediva il pallone e non aspettava troppo. Ricordo un Europeo giovanile in cui si trovarono contro il tedesco Özil e Marco Mancosu (foto di copertina): che qualità… Marco Sau brillava per come riusciva a saltare l’uomo, Daniele Ragatzu nelle Nazionali giovanili costringeva in panchina colleghi che poi hanno fatto ottime carriere come Destro“.