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Cagliari, un 4-3 pazzesco e pesantissimo in rimonta sul Frosinone. Sarà la svolta?

Nonostante la sfortuna , sotto 0-3 i rossoblù vincono non mollano e giocano un clamoroso secondo tempo

PAZZO E INCREDIBILE CAGLIARI. Sotto 3-0 al 4’ del secondo tempo, non molla e prima riagguanta il Frosinone sul 3-3 con Pavoletti, e poi lo batte con la seconda rete del bomber in pieno recupero come a Bari. La prima vittoria in campionato può davvero cambiare la stagione.

L’APPROCCIO. A inizio contesa Ranieri punta sulla difesa a quattro con l’apporto di Nandez (come lo utilizza Bielsa in nazionale con l’Uruguay) è conferma la scelta drastica in avanti, a supporto delle dichiarazioni della vigilia su Petagna e Pavoletti. Ma siamo in un momento della stagione particolare e quindi serve di tutto per cambiare rotta, anche contro una squadra rivelazione di questo torneo, matricola in Serie A come i rossoblù. E allora prima di tutto l’affidabilità, come quella di Scuffet tra i pali e Luvumbo in attacco. Cinque invece i cambi (qualcuno obbligato) da parte dell’ex Di Francesco tra i ciociari. I rossoblù cercano di non dare punti di riferimento agli avversari e si propongono con intensità in avanti a ritmi molto alti.

In difesa Cagliari con marcatura a uomo per creare difficoltà e pronto a ripartire, ma con attenzione. Ranieri chiede ai suoi di stare più corti, facendo però grande attenzione in ogni reparto. Crescono i rossoblù, sorretti dai circa 16.000 tifosi presenti alla Unipol Domus per questo anticipo domenicale dell’ora di pranzo. A passare in vantaggio sono i laziali, sulla palla persa in uscita da Dossena, e gol segnato da Soulè con il mancino. Goldaniga si divora il pareggio in attimo dopo, ma c’è un fallo e Irrati (fallo di Soulè su Deiola) chiama al Var Pairetto, che indica il dischetto. Da dove Mancosu però centra la traversa co Turati battuto, poi Jankto manda fuori bersaglio la sfera.

La difficoltà (e la scarsa lucidità) in graduatoria purtroppo porta anche a questi errori in casa isolana, con lo 0-2 di Soulè che manda al bar la retroguardia e mette ancora in rete col destro sul palo più lontano. Jankto ci riprova a fine primo tempo, ma il gol non arriva. Cappello in mano per il pubblico che, nonostante lo 0-2 in casa e ultimo posto in classifica, incita la squadra. Nandez accusa un problema ad un flessore e arriva il cambio obbligato con Zappa. Purtroppo per Mancosu, dopo la traversa su rigore, arriva anche il palo. Le occasioni ci sono le reti no, e questo sta diventando un problema per i rossoblù.

REAZIONE DA PAURA. Si riparte con Pavoletti al posto Deiola. In una situazione del genere è un segnale forte, oltre ogni discorso. Bene Luvumbo, grande gara da uomo che fa gli assist, ma serve di più. Al contrario, quando mancano le geometrie di Prati, oggi poco efficace. Il gol di Brescianini al 4’, è di fatto il game over con largo anticipo sul match. Anche se non è finita, perché Ranieri non molla e opta per altri tre cambi. Lo splendido gol di Oristanio (mancino che manda in rete la sfera sul secondo palo), quello Di Makoumbou riaprono la speranza all’improvviso, poi clamoroso 3-3 al 49′ di Pavoletti. L’attaccante, due minuti dopo, sigla ancora e permette al Cagliari di vincere 4-3. Un finale incredibile, che neanche uno scrittore avrebbe immaginato per la trama di un suo libro o film da sceneggiare. Sarà la svolta? Speriamo.

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