Nell’estate del 1975, il cagliaritano maggiormente richiesto sul mercato non è più Gigi Riva ma Sergio “Bobo” Gori. Il passaggio al Milan sembra deciso, ma…
(Fonte: Il Corriere della Sera, 21 giugno 1975)
RICHIESTISSIMO. Bobo Gori, nel calciomercato estivo del 1975, è il giocatore del Cagliari più richiesto. Sono ormai tramontati i riflettori su Gigi Riva, mentre la sua storica spalla è gettonatissima: lo vorrebbe Liedholm alla Roma, la Fiorentina, l’Inter. Però è il Milan il club con cui prende forma il trasferimento dell’attaccante. Il leggendario Gianni Rivera ha annunciato il ritiro dal calcio giocato e così Gori andrebbe a dare una mano ai rossoneri. Bobo è già stato messo in preallarme da Andrea Arrica e aspetta pazientemente una telefonata nella casa al mare che ospita lui, la moglie e i tre figli per le vacanze estive. Il passaggio ai milanesi sembra ormai cosa fatta, tanto che il calciatore mette le mani avanti: non intende rappresentare un sostituto dell’ex Golden Boy. La valutazione di Gori, dopo il campionato 1974-75 concluso con 10 gol, sfiora il miliardo di lire.
COME UNA BOLLA DI SAPONE. “Non sono Rivera, né Pelè. Voglio che il pubblico milanista si aspetti solo di vedere Gori, con le sue caratteristiche. Prima che il contratto venga firmato, desidero però avere dei chiarimenti con il presidente Buticchi e l’allenatore Giagnoni“. Tutto scoppia come una bolla di sapone: Rivera farà un passo indietro, ritornando a vestire la “10” del Milan; Gori andrà infine alla Juventus.
RETROSCENA. Il passaggio saltato di Gori dal Cagliari al Milan riguarda pure un’altra faccenda di calciomercato. Era infatti stato stabilito questo trasferimento da una telenovela seguita al “caso Libera”: quest’ultimo, contesissimo attaccante del Varese, era stato già ceduto al Milan con tanto di contratto firmato; il presidente varesino Borghi era invece tornato sui suoi passi, perché l’Inter gli aveva offerto molto più denaro. Un pasticcio, che aveva portato alla minaccia di un’inchiesta federale per le società coinvolte. Gori sarebbe andato al Milan come “risarcimento morale” per il mancato arrivo di Libera (regolarmente andato poi all’Inter), circostanza che infine non si verificò.