Un ottimo attaccante, che in Italia ha lasciato buoni ricordi ovunque: Mohamed Kallon, ex rossoblù, vive in Texas e si occupa di numerosi progetti
PRECOCE. Un talento precocissimo, Mohamed Kallon. Ancora adolescente divenne un fenomeno del calcio nel suo Paese, la Sierra Leone, diventando professionista in Libano e Svezia. L’arrivo in Italia prese forma nel 1995, quando l’allora 16enne attaccante fu dapprima mandato in prestito al Lugano e poi in giro per l’Italia. Bologna, Genoa e infine Cagliari, nel 1998. Ottima tecnica, velocità, fiuto del gol. Kallon realizzò 6 reti in 26 presenze in Sardegna, prima di salutare tutti e riprendere il suo lungo giro con il pallone tra i piedi. Si è ritirato nel 2016 militando nel sodalizio da lui stesso fondato: il Kallon Football Club, che acquistò per 30.000 dollari nel 2002 rilevando il già esistente Sierra Ficheries a cui cambiò nome.
MISSIONE. Da più celebre figlio calcistico della Sierra Leone, ha sempre cercato di aiutare i bambini del suo Paese investendo in numerosi progetti calcistici (e non solo), che supporta tuttora nonostante viva a Houston (Texas) con la famiglia. Ha allenato le giovanili dello Houston Dynamo e conseguito il patentino di allenatore professionista di prima categoria – Uefa Pro a Coverciano. Il sogno, come ha dichiarato in un’intervista alcuni mesi fa, è quello di ritornare un giorno a lavorare nel calcio italiano. Tra i numerosi impegni, quello recente di presidente dell’associazione Sierra Leone Retired National Football Heroes, che si pone lo scopo di migliorare le condizioni di vita degli ex calciatori professionisti sierraleonesi.