Nahitan Nández stabilmente tra i migliori nel girone nel 2023 rossoblù: prova di grande sostanza anche ieri contro il Venezia
Chi scrive, pochi mesi fa, aveva pubblicato una riflessione su Nahitan Nández. Non una critica al giocatore uruguaiano per partito preso, ma piuttosto la constatazione che il Cagliari avesse bisogno di recuperare la sua migliore versione. In quel di Villacidro, dopo l’amichevole infrasettimanale, la presentazione di persona per affrontare “faccia a faccia” il proprio punto di vista e argomentarlo. Un sorriso grande così, la stretta di mano vigorosa e una sua pacca sul petto prima di immergersi nell’affetto dei tifosi villacidresi. Sull’indole, la dedizione e la fibra di questo ragazzo non c’erano mai stati dubbi. Il mio voleva essere quasi un “porca miseria, Nahitan: ritorna protagonista!“. Sono felice che il mio umile appunto sia stato riposto nel cassetto e direi velocemente. Eccolo, il guerriero ritornato a ruggire per il rosso e il blu.
Al di là del rendimento più recente, sempre costante con picchi elevati al ritmo di corsa e aggressività, ieri mi ha proprio strappato un sorriso compiaciuto. Quando si è gettato in un tackle feroce sradicando il pallone dai piedi di un avversario, schizzando come una molla per difenderlo da altri avversari prima di scaricarlo al compagno. Una giocata da calcio inglese di una volta, senza paura e con tanta sostanza. L’aspirazione mia, e di tutti, era quella di rivederlo così. Qualsiasi sia il futuro, l’oggi va vissuto intensamente. E sotto questo punto di vista, si può solo copiare il termine usato da Ranieri ieri in conferenza stampa: trascinatore. Perché il confronto di vedute esisterà sempre. Come per tutte le cose, sono i modi che fanno la differenza.