
Il commento alla gara dell’Unipol Domus tra Cagliari e Ascoli: le impressioni a caldo sul match
In avvio i rossoblù si schierano con il 4-2-3-1, Ranieri prova Luvumbo-Mancosu-Millico dietro Lapadula. Ascoli chiuso nella sua metà campo: vanno vicini al gol Luvumbo (ribattuto) e Mancosu (destro a giro fuori di poco). Ci prova anche Lapadula, risponde Gondo. Un pallone in area da destra sorprende Dossena e consente a Forte di infilare Radunovic da distanza ravvicinata. I marchigiani prendono coraggio e invertono la pressione, i sardi si affidano solo a qualche accelerazione di Luvumbo. L’angolano, il più intraprendente tra i padroni di casa, deve alzare bandiera bianca per un problema fisico. Dentro Lella, il Cagliari passa al 4-3-2-1. Il primo tempo si chiude sullo 0-1.
All’intervallo Ranieri opera due cambi – Azzi-Prelec per Barreca-Millico – cercando di cambiare strategia. I padroni di casa pervengono al pari: Miele prima ammonisce Mancosu per simulazione, poi va a rivedere l’azione al monitor e concede il (giusto) rigore al Cagliari. Lapadula se lo fa parare, però è lestissimo sul tap-in. 1-1 al 55°. I sardi completano la rimonta sempre sull’asse Lapadula+Mancosu: triangolo e conclusione vincente del numero 5 rossoblù. La ricerca del terzo gol, che chiuderebbe la contesa, arride infine ai cagliaritani. Ancora Lapadula, su traversone di Azzi da sinistra, infila Leali per il 3-1 e la doppietta personale. Ascoli annichilito. Infine, Zappa mette dentro il quarto. Un successo che può sbloccare mentalmente i sardi da ora in avanti.
