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ESCLUSIVA – Il doppio ex Corino: “Cagliari-Benevento, match delicato”

Doppio ex di Cagliari-Benevento, Luigi Corino ha avuto una carriera ventennale sul campo prima dell’incontro professionale con Daniele Arrigoni: intervista esclusiva per CalcioCasteddu sul match di domani. E non solo

(foto di copertina: Luigi Corino nella Lazio 1991-92, terzo da sinistra in piedi)

Cagliari-Benevento: una partita particolare per tanti aspetti.

Una gara delicata, per entrambe. Il Benevento arriva da un freschissimo cambio di allenatore. Nonostante disponga di una rosa di buon valore, non è riuscito a mantenere le premesse di inizio stagione. Rappresenta una partita ad alto rischio per i campani, contro un Cagliari che punta ai playoff e ha ingaggiato il miglior allenatore sulla piazza: Claudio Ranieri“.

La situazione psicologica del Benevento, figlia dei risultati non esaltanti e della terza guida tecnica in stagione, quanto pesa?

Ho vissuto diverse situazioni simili, sia come giocatore che da allenatore. Inizialmente, quando arriva un cambio di guida tecnica, tutte le squadre tendono a vivere una scossa. Però vedo il Benevento in grave difficoltà, spero per loro di poter svoltare in positivo. Il Cagliari invece, in qualche modo, i suoi problemi li sta risolvendo. Auguro a tutte e due le squadre che possano raggiungere gli obiettivi prefissati“.

In rossoblù ha vissuto l’esperienza con Arrigoni: quali sono i suoi ricordi?

Il pubblico cagliaritano è splendido e attaccatissimo alla squadra. Una passione che abbiamo vissuto insieme a Daniele Arrigoni, di cui ho fatto il vice. Arrivammo con un po’ di scetticismo attorno a noi, ma la prima stagione fu molto positiva. In seguito, ci furono dei contrasti tra il Mister e il presidente Cellino che portarono alla fine del rapporto. Tornammo per una sola partita nell’annata seguente: abbiamo vissuto purtroppo la rabbia del tifo rossoblù, che non aveva digerito l’addio della stagione prima. Peccato, perché in precedenza sembrava ci fossero tutte le basi per costruire qualcosa di importante. Cellino, per me, è stato comunque uno dei migliori presidenti incontrati in carriera. Tuttavia il suo carattere può portare spesso alla nascita di situazioni dialettiche difficili“.

Benevento: una piazza che l’ha vista nascere come uomo di calcio.

Essendo beneventano, indossare la maglia giallorossa è stato meraviglioso. Non vivo più a Benevento da 30 anni, ora mi sono stabilito a Roma. Però il mio cuore è diviso a metà tra il Benevento e la Lazio, altra società in cui ho militato: seguo la Serie A e la B, cercando sempre per primi i risultati delle ‘mie’ squadre. Sarei molto dispiaciuto se la società giallorossa non riuscisse a migliorare la sua attuale situazione“.

Luigi Corino oggi.

Lavoro sempre con il Mister Arrigoni, che ricopre il ruolo di direttore tecnico nazionale delle giovanili di Lega Pro. Non nego che inizialmente, 8 anni fa, provammo qualche difficoltà nel passaggio dal calcio dei grandi ai giovani. Però ci siamo tolti tante soddisfazioni. Con i ragazzi bisogna avere coraggio: è ciò che chiediamo alle società dalla Serie A in giù. Bisogna essere consapevoli che i giovani possono sbagliare. C’è del buono nel materiale umano giovanile in Italia. Coraggio e strutture: è ciò che serve“.


IL PROFILO.

Luigi Corino è nato a Benevento il 26 aprile 1966. Cresce nel principale club della sua città, con cui debutta da professionista a 17 anni. Difensore grintoso in marcatura, aggressivo ed efficace nel gioco aereo, va poi alla Sambenedettese (B, senza giocare) prima di rientrare al Benevento (C1, 1984-85). Non trova spazio all’Udinese, un po’ di più al Genoa nella cadetteria 1985-86. L’ultima volta nella sua città, sempre in C1, prima della svolta: Catanzaro e Triestina lo portano alla grande chance in A con la Lazio, con cui milita dal 1991 al 1994. Resterà sempre legato a Roma, in cui vive tuttora. Veste in seguito i colori di Brescia, Cosenza, Ancona, Triestina, Cavese, Tivoli e Messina, prima di chiudere una carriera ventennale nel 2002. Storico secondo di Daniele Arrigoni, lo accompagna dal 2015 nell’attuale avventura con le nazionali giovanili di Lega Pro. Come primo allenatore ha guidato Matera, Pomigliano e Battipagliese. Conta 42 presenze in Serie A e 158 in B, senza mai segnare.

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