
Il club manager rossoblù Roberto Muzzi parla della stagione cagliaritana, tra presente, passato e le difficoltà post retrocessione
(Fonte: La Nuova Sardegna)
RICOSTRUZIONE. “Dobbiamo credere di più nei nostri mezzi, siamo consapevoli che tutti dobbiamo dare qualcosa in più, io per primo. Quando sono arrivato ho capito subito che la retrocessione aveva lasciato il segno, ma non credo alle negatività. Va ricostruita la mentalità combattiva. Siamo un’ottima squadra che vuole lottare per arrivare in Serie A“.
MENTALITÀ. “Non sono d’accordo sul fatto che il Cagliari non si sia calato nella diversa mentalità del campionato cadetto. Però chi ha più esperienza deve aiutare i giovani. Ai tifosi dico che stiamo costruendo un nuovo Cagliari e richiede tempo. Loro sono uno stimolo, sta a noi rispondere sul campo“.
RUOLO. “Il mio rapporto con Capozucca? Dico solo che fu lui a volermi qui, mi è dispiaciuto che sia andato via ma il club ha compiuto questa scelta. La Serie B richiede agonismo e qualità. Il mio ruolo è quello di raccordo tra la società e la squadra, più il sostegno al direttore sportivo sul campo e non in sede di mercato“.
