Il mito rossoblù ha parlato a La Gazzetta dello Sport del docufilm che lo vede protagonista e del calcio italiano
IL TIFOSO. “Mi spiace molto, perché soffre la squadra e noi tifosi. Credo che manchi un po’ di entusiasmo, ma c’è tempo per risalire perché il campionato di B è lunghissimo e non si fermerà nemmeno durante questo strano Mondiale”. Così Gigi Riva intervistato da La Gazzetta dello Sport ha parlato del momento negativo del Cagliari.
AZZURRI. Poi sulla Nazionale: “Non esiste che l’Italia sia di nuovo fuori dal Mondiale, ma non me la sento di dare colpe a Mancini perché da noi ci sono troppi stranieri ed è sempre più dura mettere insieme undici buoni giocatori. Il mio record di gol? A un certo punto si stava avvicinando Baggio e non mi sarebbe dispiaciuto se mi avesse superato perché ho sempre avuto un debole per lui”.
IL PUPILLO. Riva dedica poi un pensiero A Nicolò Barella, vicino alle 42 presenze in Nazionale e cresciuto nella sua scuola calcio, apparso anche nel docufilm “Nel nostro cielo un Rombo di Tuono”, del regista Riccardo Milani: “Sta per tagliare un bel traguardo, che nessun altro sardo ha raggiunto. Io sono arrivato a quella cifra a fine carriera, mentre lui ha ancora tanti anni davanti e di questo passo arriverà a 80 partite come minimo, anche perché oggi si giocano più gare e con molte sostituzioni. Per me è diventato il miglior centrocampista italiano, gli auguro di superarmi vincendo il Mondiale che io ho solo sfiorato in Messico”.