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ESCLUSIVA – Piovanelli: “Pisa, la svolta. Oggi non rifiuterei più Cagliari”

In avvicinamento a Cagliari-Pisa, CalcioCasteddu ha contattato un ex nerazzurro importante: Lamberto Piovanelli, bomber della squadra nell’epoca Anconetani. La nostra intervista esclusiva

TOSCANITÀ VERACE. Da buon toscano, ha la battuta pronta e non ha peli sulla lingua. Lamberto Piovanelli, uno dei giocatori più rappresentativi nella storia del Pisa, è rimasto a vivere sotto la Torre pendente. Per i lettori di CalcioCasteddu, un punto di vista genuino tra presente e passato. Con un gustoso aneddoto… Rossoblù.

Qual è il parere sul Pisa di D’Angelo?

Il calcio è strano, chi conosce l’ambiente lo sa. Una volta tornata la tranquillità, quella combinazione di eventi che l’anno scorso sembrava normale ha messo a posto le cose. Non credo che la colpa sia stata tutta dell’operato di Rolando Maran: ma si vede che D’Angelo aveva delle ferie arretrate, è andato in vacanza e poi è ritornato!“.

Capitolo Cagliari: i rossoblù stanno faticando.

Una grossa rosa, davvero di buon livello. Non sta ancora intraprendendo quel cammino che la società deve fare, evidentemente non ci si è ancora calati nella mentalità della Serie B. Manca la continuità di risultati e il predominio efficace che dovrebbe avere. In attacco hanno preso un giocatore esperto come Lapadula, il centrocampo è importante. Potrebbe essere un problema mentale“.

Parliamo dell’attacco rossoblù e delle difficoltà in zona gol.

Pavoletti e Lapadula disponibili là davanti e non vengono sfruttati? Due attaccanti così mi ricordano me e Beppe Incocciati in Serie B, tanti anni fa: insomma una coppia che può aiutarsi. Non capisco perché Liverani, a prescindere dal modulo, disponendo di due interpreti del genere, scelga di non utilizzarli insieme. Lo trovo assurdo, anche perché Pavoletti ha sicuramente una grande voglia di riscatto dopo anni positivi, tanta sfortuna e infine la retrocessione. Lapadula è una garanzia per la categoria“.

Un parere sul tecnico rossoblù Fabio Liverani.

È bravo l’allenatore che si sa adattare ai giocatori a disposizione. Anche se può avere una propria filosofia, se poi il campo non ti dà risultati… Bisogna cambiare strategia!“.

Nella sua carriera da calciatore, si è mai palesata la possibilità di giocare a Cagliari?

C’è stato qualcosa in passato. Era la fine degli anni Ottanta, con il grande Romeo Anconetani alla presidenza. Il mio agente mi accennò dell’interesse del Cagliari: rifiutai. Oggi è il mio grande rimpianto, insieme all’Udinese. Ma è colpa mia, perché ho sempre avuto l’abitudine di tornare in Toscana il lunedì e non l’ho voluta cambiare. Poi, inconsciamente, non vidi di buon occhio la cosa per via delle mie esperienze al Sant’Elia: non ho mai visto palla contro il Cagliari, tanto vento fastidioso. Non avevo ricordi particolarmente felici, e così… Un limite mio, lo riconosco. Però in seguito, parlando con diversi ex compagni, ho scoperto della bellezza di lavorare in Sardegna e poi non riuscire ad andare più via, perché innamorati di una città spettacolare. Oggi, col senno di poi, verrei a nuoto“.

Oggi, la vita scorre sotto la Torre pendente.

A Pisa (nella foto di copertina, capitano nel Pisa 1990-91. Piovanelli è il terzo accosciato da sinistra) sono rimasto a vivere, è la mia città e qui c’è la mia squadra. Ho giocato anche a Torino, Bergamo, Verona, Perugia. Ma Pisa mi è entrata dentro. Rammento ancora le parole di Romeo Anconetani: ‘Quando andrete via da Pisa, la rimpiangerete’. Posso garantire che, anche con i problemi, gli stipendi in ritardo, la piccola Pisa era ed è tuttora meravigliosa. Una città a misura d’uomo, con il mare vicino, in cui si mangia benissimo e tanti bei luoghi da visitare“.


IL PROFILO.

Lamberto Piovanelli è nato a Firenze nel 1964. Centravanti longilineo e dal discreto fiuto del gol, vive i migliori momenti della carriera con il Pisa nella seconda metà degli anni Ottanta. I toscani allora erano tra i protagonisti della massima serie con il mitico Romeo Anconetani alla presidenza. A fine 1990, l’exploit: inizio di stagione folgorante, è capocannoniere del campionato e viene convocato in Nazionale da Vicini. Non esordisce, ma resta l’attaccante italiano più in auge. Finché un grave infortunio rovina tutto, per lui e il Pisa che retrocede. La Juventus lo acquista, purtroppo non riesce a tornare fisicamente l’atleta di prima e deve rinunciare ai sogni di gloria. Milita fino al 1995 con i colori di Atalanta, Verona e Perugia. Oggi gestisce con la moglie l’attività “Pane & Vino dal Piova”, a Pisa, specializzata nei prodotti enogastronomici toscani.

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