In città si respira un’aria frizzante come lo scorso 24 aprile. Oggi è un’altra gara, in un’altra categoria. Ma il peso specifico è lo stesso
Partiamo da una banalità: Genoa e Cagliari, quantomeno per storia e tradizione, con la Serie B hanno veramente poco a che vedere. I disastrosi campionati della passata stagione messi in scena e dal Grifone e dai sardi, tuttavia, hanno costretto queste due società blasonate a ripartire dal torneo cadetto. Oggi Genova è pronta a far da cornice ad un big match con tanto di motivazioni a mille per un Cagliari reduce dalla Caporetto di sabato scorso (quando ha perso, in casa, per 1-4 contro il Venezia ndr). Big match come sei mesi fa quando forse si consumò realmente la retrocessione degli isolani. Era il 24 aprile e il Cagliari di Walter Mazzarri si arrese al minuto 89 ad un gol di Milan Badelj.
ARIA FRIZZANTE. Aria frizzante su Genova per tanti motivi. Intanto Genoa e Cagliari sgomitano per ritagliarsi un ruolo diverso in classifica. La squadra di Alexander Blessin, attualmente quarta forza del campionato, ha la possibilità – in caso di vittoria – di guardare tutti dall’alto verso il basso almeno per una notte. Il Cagliari, invece, deve vincere per accorciare sui genoani e iniziare a recuperare il terreno perduto rispetto alle prime della classe. In secondo luogo Pavoletti e compagni sono chiamati ad una reazione per sè stessi e per il proprio allenatore. É innegabile, infatti, che in caso di sconfitta la panchina di Fabio Liverani potrebbe iniziare seriamente a traballare.
Amici rossoblù, seguite i contributi di CalcioCasteddu a cura del nostro inviato a Genova Luca Zanda