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Mancosu: “È bello essere a casa. La Serie B? Campionato duro, a marzo guarderemo la classifica”

Lunga chiacchierata su Dazn Talks del giocatore del Cagliari, che ha toccato tanti argomenti: il suo passato, Liverani, i rimpianti e tanto altro

Non sono mai parole a caso, quelle di Marco Mancosu. Il centrocampista tornato al Cagliari dopo un lungo peregrinare nella Penisola può ora dedicarsi a dare il meglio per la squadra del suo cuore.

“È bello essere tornato in Sardegna”, spiega Mancosu a Dazn Talks, “sono nella mia terra, posso parlare in sardo. Insomma, sono a casa”.

IL CAMPIONATO. “Vincerlo non è mai semplice, quest’anno la Serie B è davvero competitiva e sarà molto difficile risalire subito. Noi dobbiamo pensare a giocare, partita dopo partita. Vedremo poi a marzo a che punto saremo”.

LE AVVERSARIE TEMIBILI. “Con la Spal ho incontrato la Reggina e mi ha fatto una grande impressione. Anche Frosinone e Brescia possono dire la loro”.

I LEGAMI AL CAGLIARI. “Alessandro Deiola sicuramente è quello con cui ho legato di più, ma ho trovato ragazzi molto alla mano come Nahitan Nandez e Leonardo Pavoletti. Ma sono tutte belle persone”.

L’AMORE PER IL LECCE. “È stata una bellissima esperienza che mi ha arricchito tanto, ci sono stati momenti belli e momenti brutti, ma il ricordo di Lecce lo conservo nel cuore.

I TECNICI IN SERIE A. “Giampaolo e Allegri sono stati i miei allenatori in Serie A, li reputo due dei migliori tecnici che ho avuto. Ora non stanno attraversando un buon momento ma hanno tutto per riprendersi”.

IL GOL DA RICORDARE. “Sicuramente quello a Napoli con la maglia del Lecce”.

IL MOMENTO DIFFICILE. “Ho tenuto tutto per me anche perché non stavo dando il meglio, non volevo alibi. Quando tutto è passato ho voluto raccontare quello che era successo. La malattia mi ha lasciato qualche strascico ma sono riuscito a riprendermi, qualsiasi esperienza negativa è necessaria per migliorare successivamente”.

L’IDOLO DA RAGAZZO. “Sicuramente Kaka, ero un fan sfegatato. Poi, parlando di Cagliari, Gianfranco Zola. Inarrivabile”.

LA MAGLIA NUMERO 5. “Apparteneva a Daniele Conti, mio compagno quando ero a Cagliari. Con Nainggolan è stato il più forte con cui abbia mai giocato”.

LIVERANI. “A me ha cambiato la vita, mi ha insegnato nel modo più semplice come si gioca a calcio. La base è far giocare bene il compagno che sta a fianco, un insegnamento prezioso”.

RIMPIANTI. “Cerco sempre di non averne, però devo dire che il Covid mi ha un po’ tarpato le ali. Dopo i 14 gol fatti con il Lecce ci siamo dovuti fermare e lì qualcosa si è rotto. Un vero rimpianto potrebbe essere quello di non aver avuto la possibilità di confrontarmi di più in Serie A, ma la vita è anche questa”.

IN PILLOLE. “Il giocatore più forte che abbia mai affrontato? Sicuramente Dybala. Il mio piatto preferito? I culurgiones. Hobby? Il padel”.

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