L’imprenditore del residence Il Borgo di Porto Corallo, oltre che dei rossoblù, ha parlato anche del post Covid per la sua attività. La Redazione di Calciocasteddu.it ha avuto il piacere di intervistarlo
Sul mare di Villaputzu, località Porto Tramatzu nel Sud Est della Sardegna, immerso nel verde direttamente sul mare, sorge il residence Il Borgo di Porto Corallo. Una struttura adagiata su una collina fronte mare, in posizione panoramica, con 50 appartamenti tra monolocali, bilocali, trilocali e quadrilocali (dotati di tutti i comfort), realizzati con intonaco stile invecchiato e pietra sarda. Distano dai 350 ai 700 metri dalla spiaggia, completamente attrezzata con vari servizi per il cliente. Abbiamo incontrato il suo proprietario Angelo Cogliolo, il quale ci ha parlato del tentativo di ritorno alla normalità dopo la pandemia e, da tifoso, come vede la nuova stagione al via del Cagliari.
Dopo oltre due anni molto difficili si comincia a respirare. Questa estate sembra essere tornata quasi la normalità…
“Il trend del 2022 è sicuramente in crescita, e ciò ci fa ben sperare anche per il 2023. Non siamo ancora ai livelli pre Covid, però si percepisce un notevole incremento. L’alta stagione è sicuramente ai livelli del 2019, la bassa stagione purtroppo non lo è stata, periodo di vacanza per lo più di clienti stranieri che prenotano con tre-quattro mesi di anticipo quando ancora la situazione Covid in Italia non era ancora ben delineata e molti hanno optato per altre destinazioni come Grecia e Spagna“.
L’identikit del vostro turista abbraccia non solo gli italiani ovviamente. Cosa chiede in particolare?
“Abbiamo turisti stranieri per lo più Europei, ma anche dal resto del mondo, dagli USA, Australia, Uruguay e Argentina. Spesso si tratta di frequentatori della bassa stagione. Purtroppo ciò che manca in quel periodo sono i servizi, che spesso si attivano solo da metà Giugno a metà Settembre. La stagione turistica molto spesso viene identificata con la stagione estiva, e ciò penalizza il turista che apprezza spiagge e territorio ma fa fatica a trovare un bar o un ristorante aperto, piuttosto che un tabacchino o un minimarket”.
Concretamente cosa dovrebbero fare le istituzioni per mettere mano in modo pesante al caro prezzo?
“Le istituzioni dovrebbero in primis cercare di far si che il turista che viene in Sardegna non debba essere salassato dai costi dei trasporti, soprattutto quelli marittimi, per non parlare poi dei noleggi auto, anch’essi alle volte con prezzi a dir poco proibitivi. E poi bisogna venire incontro a noi operatori, soprattutto a seguito degli elevati rincari di energia elettrica e gas dell’ultimo periodo. Basti pensare all’ospite che è venuto ad alloggiare in questo ultimo mese, con il caldo che ha fatto tiene l’aria condizionata accesa giorno e notte, e il contatore gira…“.
Oltre due mesi fa c’è stata la retrocessione del Cagliari in B. Per un tifoso rossoblù come lei una mazzata sportiva…
“Sicuramente da quando seguo il Cagliari, e ormai sono 45 anni, è stata la retrocessione più cocente e a parer mio la più meritata, visto l’andamento dello scorso campionato. Una delusione sportiva che mi ha travolto, penso come tanti altri tifosi. Mi ero ripromesso di non abbonarmi quest’anno, dopo 35 anni di abbonamenti consecutivi, invece….come dice Achille Lauro nella sua canzone, “Ci sono cascato di nuovo”, e ho rinnovato l’abbonamento anche per la B”.
Liverani e Lapadula possono essere la mossa giusta per la risalita immediata?
“Se il tecnico riesce a far giocare il Cagliari come il Lecce che portò in due anni dalla C alla A e il bomber peruviano è in annata di grazia credo proprio che riusciremo a centrare l’obbiettivo della promozione diretta evitando i Play Off. Sono molto fiducioso”.
