L’ex difensore Salvatore Fresi, in passato con le maglie di Inter e Napoli, ha il cuore diviso a metà tra Salerno (dove ha giocato e lavora) e il Cagliari, squadra della sua terra natia. Il suo commento prima del match di domenica
A METÀ. “Ho il cuore diviso a metà: vivo e lavoro a Salerno, dove ho giocato. Ma provo affetto per la squadra della mia terra, il Cagliari. Non mi aspettavo che i rossoblù, con la rosa a disposizione, vivessero una stagione così negativa. Evidentemente si sono verificati dei fatti che non conosciamo, tali da aver condizionato l’annata“: così Salvatore Fresi, ex difensore di Serie A negli anni ’90 e primi ‘2000, parla di Cagliari-Inter e della lotta salvezza. Nato a La Maddalena nel 1973, non ha mai giocato nel club cagliaritano: “Ci fu solo un abboccamento con Cellino, che disse di volermi acquistare insieme a Branca. Non ci fu seguito. Peccato: mi sarebbe piaciuto vestire i colori della squadra di Gigi Riva, un mito per tutti noi“.
LOTTA SALVEZZA. “Il Cagliari parte secondo me leggermente in vantaggio domenica, nonostante l’altissima posta in palio, perché potrà giocare nel suo stadio che in prevalenza tiferà rossoblù. Nella lotta salvezza è favorita la Salernitana, in virtù di quel punticino in più. I sardi non potranno far altro che vincere contro l’Inter, non c’è alternativa. Secondo me i campani non dovrebbero andare oltre il pari a Empoli, squadra difficile. I nerazzurri potrebbero essere psicologicamente “sazi” dopo il successo di Coppa, forse, a livello inconscio“, conclude Fresi.
(Fonte: La Nuova Sardegna)