Il portiere del Cagliari Guglielmo Vicario, in prestito all’Empoli, ha accolto nella sua famiglia a Udine madre e figlio ucraini in fuga dal conflitto
ACCOGLIENZA. Per Guglielmo Vicario e la sua famiglia, che vive a Udine, la parola “accoglienza” è di casa. Quando Hanna e Milan, madre e figlio ucraini di 11 anni in fuga dalla guerra, hanno avuto bisogno di aiuto… Non c’è stato il tempo di pensare: detto, fatto. I due ospiti sono stati accolti in una parte della casa di famiglia, che prima utilizzava la nonna di Guglielmo ora purtroppo scomparsa. Sempre in attesa di sapere buone notizie dal papà di Milan, che al telefono parla di una situazione stabile tutta da decifrare per il futuro.
AFFETTO. “Hanna e Milan sanno che potranno stare con noi per quanto tempo vorranno, ma l’affetto tra noi resterà sempre. Io sono cresciuto con questi valori, improntati ad accogliere. Parliamo usando Google Translate, loro ci manifestano gratitudine per la nostra vicinanza: a volte non ci rendiamo conto di quanto siano importanti i piccoli gesti. Milan ha 11 anni, è come se ora avessi un fratellino visto che sono figlio unico. Cercherò per lui un insegnante d’italiano e una scuola calcio, mentre frequenterà la scuola ucraina a distanza. Gli ho regalato la mia maglietta e l’ha indossata subito“, ha affermato Vicario.
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)