Domani e lunedì prossimno è prevista una fumata nera, visto che il quorum è fissato a 14 vot
Secondo Repubblica, il prossimo presidente della Lega di serie A, erede di Paolo Dal Pino, sarà un politico di peso, autorevole, in grado di alzare il telefono e dialogare col governo e con il parlamento. Su questo tutti i 20 presidenti sono d’accordo, non hanno nessuna intenzione di farsi commissariare da Gabriele Gravina col quale sono in pessimi rapporti per la faccenda dello statuto, e del quorum non vogliono nemmeno sentire parlare. Il presidente verrà eletto probabilmente in terza votazione, il 23 febbraio, quando basteranno 11 preferenze. Domani, lunedì, ne servono 14: fumata nera. Otto giorni dopo altra assemblea, sempre quorum a 14 ed è difficile (ma non impossibile) che esca il nome. Ma il 23 febbraio non si sfugg.
IL NOME. Non è una cosa di poco. Si troverà una convergenza, intanto bisogna capire le eventuali disponibilità. Le stesse proprietà Usa, che potrebbero anche aumentare entro fine anno, sarebbero d’accordo sul nome di un politico. Walter Veltroni anche in passato era stato associato al mondo del calcio, per la Lega di Milano ma anche per la Figc: di calcio, ovvio, ne capisce, eccome. E gode soprattutto di stima bipartisan. Altro nome: Pier Ferdinando Casini, appassionato di calcio e tifoso del Bologna. Al momento potrebbe avere le chances maggiori di tutti. In corsa, secondo alcuni sondaggi, anche Angelino Alfano, fronte centrodestra, ma non è escluso che salti fuori anche il nome di qualche ex ministro, in passato vicino al mondo del pallone.