Il centrocampista classe 1995 ha conquistato la fiducia dell’allenatore toscano per cattiveria agonistica e disciplina tattica
L’uomo che non ti aspetti si chiama Alberto Grassi. Senza offesa per il calciatore cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta, in pochi si aspettavano il classe ’95 titolare dopo una dozzina di partite di campionato. Il motivo dell’escalation? Un po’ per demeriti altrui (vedi il deludente rendimento di Kevin Strootman), un po’ per meriti del centrocampista lombardo che sta conquistando la fiducia di Walter Mazzarri.
A UOMO. Grassi ha speso praticamente tutta la partita del Mapei Stadium a ronzare intorno a Frattesi. Dapprima impiegato a uomo su Maxime Lopez, successivamente l’ex Napoli ha seguito il giovane centrocampista neroverde dappertutto. Qualche errore è stato commesso, ma nel complesso la prestazione di contenimento di Grassi ha giovato all’intera squadra.
ANCORA TITOLARE? A questo punto non è da escludere che Grassi possa scendere in campo dall’inizio anche contro la Salernitana. Da mezzala nel 4-3-3 o da marcatore del playmaker granata Di Tacchio in un 4-5-1. Poco cambia. Ciò che conta è che Walter Mazzarri, al di là dello scetticismo iniziale, ora può contare anche su un ritrovato Alberto Grassi.