Poco più di ventiquattro ore alla sfida dello stadio Maradona: a partire dalle 14.45 il tecnico del Cagliari espone quelli che saranno i temi della gara
“Per rivedere il Cagliari di Roma bisogna che stia bene e carico nelle gambe. È la terza gara in una settimana, l’incognita c’è. Ma chi manderò in campo deve rendere quanto può. Sono curioso di vedere se le risorse fisiche e mentali saranno tornate al livello dell’Olimpico“.
“Chiariamo un concetto: non siamo noi che ci adattiamo. Parliamo della gara con la Lazio: noi non ci siamo adattati a loro. Quando eravamo in possesso, era la Lazio ad adattarsi, mentre quando la palla ce l’avevano loro ci adattavamo noi. A Roma abbiamo giocato quasi alla pari, non ho visto una diversità di atteggiamento in fase passiva”.
“A Napoli affronteremo una macchina da guerra, cercheremo di mettere loro i bastoni tra le ruote”.
“Grassi? Lo conosco, ha avuto diversi infortuni. È un ottimo giocatore, ma ho bisogno di allenare la squadra per bene per fare delle valutazioni. Per vedere tutta una serie di cose di Mazzarri, dovete avere pazienza, per ora cerco di sbagliare il meno possibile ma avrò bisogno di fare degli allenamenti intensi”.
“Con l’Empoli abbiamo avuto una grande mancanza di lucidità, eravamo sempre in ritardo: ora bisogna capire se si è trattato di una situazione transitoria o se è stato qualcosa di diverso. Abbiamo visto insieme i filmati e i ragazzi hanno preso coscienza. Ognuno deve essere consapevole di cosa può dare alla squadra e di fare tutto per avere gambe e testa reattivi”.
“Contro il Napoli mi aspetto il massimo che i giocatori mi possano dare. In questo momento io la chiamo ‘raccolta dati’. Tra poco ci sarà la pausa per le Nazionali, spero di poter allenare al meglio anche se partiranno molti giocatori. Ho visto due prove una diversa dall’altra, vedremo quale sarà la prestazione di domani, poi sarò un po’ più preciso”.