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“È come film di orrore”, altre due settimane per un mercato da brividi

Le casse piangono, in uscita male, in entrata peggio. E ora l’unico desiderio della piazza finisce a giocare in Belgio

MALE. Un calciomercato fatto di sacrifici era in preventivo. Il club aveva bisogno di liquidità e gli investimenti dovevano necessariamente calare. Un piano comprensibile e, per chi conosce la differenza tra gioco d’azzardo e investimento, anche condivisibile. Ma tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare. Così la sessione estiva del Cagliari è diventata, per usare un famoso meme con Joe Bastianich, “un film di orrore”.

USCITE BLOCCATE. Dovevano esserci dei sacrifici pesanti, ma a metà agosto ancora non ne è uscito uno dei big. Qualcuno dirà “non è un male”, ma se l’obiettivo dichiarato dalla società era fare cassa e ridurre i costi lo è eccome. Da alcune di quelle cessioni passa tutto, presente e futuro del club, sia a livello tecnico che economico-finanziario. Inoltre, nel caso in cui venissero ceduti adesso significherebbe rischiare di non avere nemmeno il tempo materiale per trovare dei degni sostituti.

L’OFFERTORIO. Per Cragno le richieste superavano i 20 milioni, le offerte a stento toccavano i 10. Joao Pedro al bivio tra Bergamo e gli Stati Uniti alla fine è rimasto in Sardegna, mentre il suo compagno di reparto Simeone non ha ancora trovato offerte soddisfacenti per le valutazioni rossoblù, pur restando ancora sul mercato come sicuro partente. Idem Walukiewicz, pronto a salutare da tempo ma senza acquirenti decisi. Poi i casi degli uruguaiani, con Godin e Nandez ormai separati in casa e prigionieri l’uno del proprio ingaggio e l’altro del proprio procuratore. Così il saldo sulle cessioni eccellenti è rimasto a zero, con l’aggravante di alcuni musi lunghi e tanti altri piccoli grandi esuberi ancora da smaltire (Farias, Ceter, Cerri, Oliva, Faragò, Biancu).

CAPITOLO ENTRATE. In questo contesto il mercato in entrata sembrava pure partire col piede giusto. Strootman è stato un colpo d’occasione importante ed è il tipo di giocatore che mancava in mezzo al campo. Poi è arrivato il modesto Dalbert, brasiliano di fascia sinistra che ha faticato moltissimo negli ultimi anni. Insieme a lui anche Altare, ottimo difensore in Serie C, ma chiamato a un doppio salto tutto da testare. In porta invece l’avvicendamento è stato tra Vicario e Radunovic: il primo ha dimostrato di essere un portiere di grandi prospettive, il secondo è riserva da quattro stagioni.

LA CILIEGINA. Oggi l’ultimo capitolo, purtroppo per ora, perché restano ancora due settimane di un calciomercato da brividi. Radja Nainggolan si trasferisce all’Anversa e i tifosi rossoblù vedono andare in fumo l’acquisto numero uno nella lista dei desideri. C’era solo una cosa da fare assolutamente e questa era confermare il Ninja. Non se n’è fatto niente, nonostante i salti mortali dello stesso giocatore per restare in Sardegna. E ora palla a Semplici, a Capozucca e ai ragazzi che comporranno la rosa per il prossimo campionato. Speriamo che il cinema horror finisca col calciomercato.

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